A Genova fa troppo caldo
A Genova deve fare davvero caldo, perché ieri sono tutti impazziti.
Il primo episodio è quello in cui, sull’autostrada del mare, una Golf di tamarri diretti in spiaggia rimane bloccata in corsia di sorpasso dietro un ingegnere trentenne sulla sua alternativa Citroen. Lo scontro di culture è agghiacciante: i tamarri fanno i fari, suonano il clacson, chiedono di passare; l’ingegnere se la prende e non accenna a spostarsi, probabilmente andava già quasi alla velocità limite, o non aveva voglia di rimettersi in mezzo ai camion sulla corsia di destra, o semplicemente gli stavano sulle scatole i tamarri che vogliono passare a tutti i costi. Secondo il TG5, l’ingegnere risponde anzi con i gestacci.
Peccato per lui che abbia commesso un piccolo errore di calcolo: in fondo all’autostrada c’è un casello, dove le auto si devono fermare in coda. A quel punto i tre tamarri scendono e gliene danno di santa ragione, 35 giorni di prognosi; poi ripartono e vanno in spiaggia come se nulla fosse, dove vengono presi dalla Polizia.
Naturalmente sono ben contento che i tamarri finiscano in galera, però c’è da ricordare una delle prime leggi della vita di strada, insegnatami al primo giorno di trasferta dai miei compagni ultrà : se cerchi la rissa, la trovi, e te ne becchi un fracco, poi non andare a piangere dalla mamma; se invece non vuoi la rissa, non fare lo smargiasso e fila via in silenzio.
Diversa è la storia dello sfratto alla signora con figlia disabile, inviato dal Comune proprietario dell’alloggio su richiesta dei vicini, stanchi delle crisi di follia con conseguenti urla belluine in piena notte; lo sfratto è giunto di fronte al rifiuto della signora di trasferire la figlia in una casa di cura. Naturalmente Repubblica ha subito scatenato il peggior buonismo: e povera disabile, e non è giusto, e vicini stronzi, e Comune insensibile. In realtà , i disabili non devono essere discriminati per il loro stato, ma non per questo possono avere il diritto di violare le regole di convivenza civile e di rendere la vita impossibile agli altri; io troverei soltanto giusto che una persona che – non per colpa sua – non è in grado di controllare il proprio comportamento venga ricoverata in una struttura apposita. Ma evidentemente sono stronzo anch’io.
[tags]genova, rissa, autostrada, tamarri, disabili, sfratto[/tags]
7 Luglio 2008, 11:24
Per quanto riguarda l’ingegnere in autostrada: ottimo motivo per fare il Telepass. (sempre che non ci sia un intoppo al casello…)
7 Luglio 2008, 11:41
Primo episodio:
beh dai, stare in autostrada non è proprio come andare in trasferta con gli Ultras. Il livello di attenzione e la soglia di pericolo si suppone siano inferiori… si suppone! E poi in effetti non è stata la vittima a “chiamare la mamma” ma un altro automobilista.
Comunque adesso so che non devo più metterci 5 minuti di proposito per sorpassare un camion quando vedo un tamarro che mi lampeggia come un pazzo 500m prima. O perlomeno mi assicurerò che non ci siano impedimenti più avanti! :)
Secondo episodio:
un paio d’anni fa nell’appartamento sotto a quello della mia compagna, c’era in affitto una donna diabetica. La gravità della malattia aveva portato i medici a dirle che avrebbero dovuto amputarle le gambe. Lei si rifiutò e passò gli ultimi 3-4 mesi della sua vita in preda ad atroci dolori. Almeno si suppone che fosse così, dato che l’intera palazzina veniva tenuta sveglia TUTTE le notti dalle sue urla.
La mia compagna si limitò a proteste verbali (ha il sonno pesantissimo, beata lei!) ma ci furono anche vani tentativi di ricorrere alla legge (la donna peraltro aveva svariati precedenti per truffa ed era ben nota ai carabinieri). L’unica cosa che ottennero gli inquilini fu qualche richiamo e multe per schiamazzi notturni.
Io sto dalla mia compagna nei weekend e ricordo che la situazione era drammatica per tutti. Dormire era assolutamente impossibile e posso capire la frustrazione degli inquilini sottoposti a una tortura psicologica pari a quella fisica della malata.
Dopo la morte della donna una sua parente (mi pare la sorella) venne a recuperare le sue cose e, andandosene, gridò agli altri “adesso sarete contenti e potrete dormire sonni tranquilli!”
Io ci penso ancora a quell’episodio e mi inquieta che ancora adesso non provi alcuna pietà per quella donna… come vedi, vb, siamo almeno in 2 ad essere stronzi!
P.S. sì, oggi giornata fiacca a lavoro! :)
7 Luglio 2008, 11:45
Stronzo no, decisamente qualunquista e conformista si.
Strano che proprio tu, che sei decisionista con la TAV, ti lasci prendere da un rigurgito di NIMBY coi disabili. Forse averne uno in casa ti farebbe cambiare opione, ma certo non ti auguro nessuna di queste sciagure in casa.
Magari farsi qualche periodo di volontariato in qualche famiglia con questi problemi aiuta.
Altimenti, visto che fanno casino e sono brutti da vedere, si potrebbero anche riaprire i forni crematori, così risolviamo il problema alla radice.
(No, adesso non fare il benpensante che parla di strutture ricettive: sappiamo bene come vengono trattati i disabili in quelle strutture…)
7 Luglio 2008, 12:21
Speriamo che nessun tamarro si senta offeso da questo post, o ti aspetteranno sotto casa in tre e a poco ti gioveranno le tue doti dialettiche. E aggiungo, anche la teoria che ti hanno spiegato gli amici ultrà …
7 Luglio 2008, 13:45
xThose: Il senso del precetto di vita di strada è: se scegli di provocare qualcuno (e qui pare che il tizio non fosse semplicemente rimasto davanti, ma avesse chiaramente reagito ai fari di quelli dietro, anche con gestacci dal finestrino) sappi che potresti farti male. Non vuol mica dire che poi tu non debba andare a denunciarli :-)
Raccoss: Nessuno ha parlato di forni crematori, e il problema non è certo la disabilità , quanto piuttosto l’abitudine di una persona di fare rumori intollerabili, che in questo caso deriva dalla disabilità ma in altri potrebbe derivare da qualsiasi altro motivo; tu ritieni che il fatto di essere disabile debba autorizzare a fare cose che a una persona normodotata non sarebbero permesse? Se io sono un pianista e devo suonare a qualsiasi ora per professione, mi insonorizzo l’alloggio o cerco una casa isolata; se i miei figli sono maleducati e fanno rumore giocando al mattino presto, il vicino di sotto giustamente si incazza con me; perché non dovrebbe essere lo stesso per la famiglia di una disabile? Se mai, il Comune dovrebbe preoccuparsi di trovare alla signora una sistemazione dove non disturba nessuno; ma a che diritto scarica il problema sui coinquilini lavandosene le mani?
7 Luglio 2008, 15:43
l’autostrada come la giungla: per i forti il dominio, per i deboli solo la rassegnazione e la fuga… un innovativo ideale etico 2.0
la sofferenza come problema unicamente di chi patisce: soffri in silenzio o fatti internare… un altro innovativo ideale etico 2.0 o forse solo l’insostenibile leggerezza di chi probabilmente non sa di cosa sta parlando
7 Luglio 2008, 18:15
Siamo troppo tronfi! noi umani! Continuiamo nella follia delle idiozie senza vedere quanto e’ esile quello che tiene in piedi l’esistenza di 7 miliardi di persone che tra un po’ si dimezzeranno.
Non posso pensare che Cristo abbia detto “andate e moltiplicatevi” in senso numerico, deve averlo detto pensando a qualcos altro.
Civilization is over.
E meno male!
7 Luglio 2008, 19:49
In effetti non mi pare che Cristo abbia mai detto “andate e moltiplicatevi”.
7 Luglio 2008, 19:57
ehm… qualche tempo prima :)
… e Iddio li benedì [Adamo ed Eva] e disse loro “Crescete e moltiplicatevi e riempite la terra…”
7 Luglio 2008, 20:55
e l’abbiamo riempita. Ora?
7 Luglio 2008, 22:26
Cazz.. era dai tempi del catechismo che..
scusate ma e’ passato del tempo.
Comunque meglio ancora, Ipse Dixit in persona
e allora appunto eccoci qua, 7 miliardi che
hanno sempre piu’ fame, e siccome guardano la
televisione perche’ devono progredire e arricchire
qualcun altro, iniziano anche a studiare e a pensare
di pensare (non come quando si alzavano all’alba
per andare nei campi e tornavano al tramonto dai
campi, il cinema non esisteva e si poteva solo
trombare per fare altri figli che servivano ai
preti per avere nuovi fedeli e agli Stati per farsi
la Guerra).
Ora si dira’, e’ tragicamente OT tutto questo, in
realta’ no, se si analizza con coscienza ed onesta
concludendo che in epoca di globalizzazione nulla e’
OT ma e’ spesso sintomo di qualcos altro e propaga
i suoi effetti a qualcos altro.
Che i tamarri debbano finire in galera e’ solamente
stabilito dal grado cui la nostra civilta’ si vanta
di essere arrivata (in realta’ appunto..).
Che ci debbano essere dei diritti cosi’ e cosa’ per
i disabili (no, non cosi’, cosi’ non va bene, sei
STRONZO!), o delle regole di convivenza CIVILE NIMBY,
e’ ancora una volta una MODA (matematica)
stabilita dal fatto che se ne puo’ parlare, che ci
possiamo concentrare su questi problemi, mentre una
volta se ne parlava molto meno.
Tutto cio’ e’ accidentale. Finita la civilta’ (ed e’
gia’ finita, io provo da mesi a spiegarlo in giro ma
mi danno del matto), questi problemi non esisteranno
piu’.
Il che potra’ suonare raccapricciante per qualcuno quando
e’ solamente naturale : la Natura seleziona i piu’ forti, e
i piu’ forti, fuori da un sistema la cui complessita’ e’ sfuggita
ad ogni controllo come quello in cui viviamo (e che quindi e’
destinato in brevissimo a sparire) non saranno quelli piu’ “complessi”,
no : saranno i tamarri sull’autostrada che al limite tirano fuori
un coltello o una pistola e ti lasciano secco sul selciato per una cazzata.
La polizia, con gli stipendi che ha e che avra’, e con gli organici ridotti
all’osso, diventera’ sempre piu’ debole e corrotta, e si tornera’ alla jungla.
Non se ne abbia a male chi ha a cuore i diritti delle fasce
deboli, ma in un mondo come questo e’ gia’ tanto che ALCUNE nazioni
abbiano avuto una parvenza di civilta’ per qualche decina di anni, parvenza
di civilta’ costruita sull’energia, sulla cultura e sulla tecnologia che, di fatto,
non hanno reso i pochi “eletti” piu’ solidali col resto del mondo, ma semplicemente
piu’ attaccati alla propria voracita’.
Ma tutto questo sta per essere spazzato via.
8 Luglio 2008, 01:13
E’ che nel tuo post (sembrava) sostenevi che era giusto sfrattarle e metterle in una strada. E chi si è visto si è visto.