Sky
Vittorio vb Bertola
Affacciato sul Web dal 1995

Mer 24 - 9:40
Ciao, essere umano non identificato!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
chi sono
chi sono
guida al sito
guida al sito
novità nel sito
novità nel sito
licenza
licenza
contattami
contattami
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vecchi blog
vecchi blog
personale
documenti
documenti
foto
foto
video
video
musica
musica
attività
net governance
net governance
cons. comunale
cons. comunale
software
software
aiuto
howto
howto
guida a internet
guida a internet
usenet e faq
usenet e faq
il resto
il piemontese
il piemontese
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
software antico
software antico
lavoro
consulenze
consulenze
conferenze
conferenze
job placement
job placement
business angel
business angel
siti e software
siti e software
admin
login
login
your vb
your vb
registrazione
registrazione
lunedì 9 Marzo 2009, 23:02

Racconto da Firenze

E che cavolo: avevo promesso un post entro oggi, e non sia mai che manco alla promessa. Ma ho come la sensazione che, se va avanti così, le prossime settimane saranno molto molto intense.

L’incontro è stato davvero interessante; nella mattinata hanno parlato esperti di vario genere che hanno parlato di temi importanti, dall’acqua pubblica all’eliminazione del concetto stesso di rifiuto, dal wi-fi/wi-max ubiquo agli impianti energetici personali, per passare poi a temi più strettamente politici, esposti in particolare da Travaglio, e all’intervento intimista finale di Jacopo Fo.

Secondo me però, specie per persone che ancora non hanno capito a quale stravolgimento dei nostri stili di vita e della nostra società stiamo andando incontro, sono più interessanti i primi; e spero che Grillo li metta in linea presto (su Youtube e soci trovate solo quelli più famosi e meno interessanti). Perché a parlare del fatto che in Italia i linfomi nei bambini crescono del 5% l’anno contro il 2% del resto d’Europa (e i bambini non fumano), o di come le guerre civili nel mondo ora non scoppino più per petrolio o diamanti ma perché, come in Madagascar, il governo svende le terre coltivabili ai coreani che hanno bisogno di cibo per loro stessi, non sono poi così tanti; per me ormai sono questioni ovvie, ma il resto d’Italia vive ancora nell’illusione berlusconiana del “continuate a consumare e non succederà nulla” e del “faremo tanti posti di lavoro con nuove colate di cemento”, pompata grazie al controllo totale dei media.

Il pomeriggio è stato dedicato alle presentazioni delle liste civiche di tutta Italia, tra cui la nostra; l’ho fatta io ed è stata un vero successo. Noi, andando in controtendenza, abbiamo scelto di non parlare delle piste ciclabili piene di buche o dello scandalo di questo o quell’assessore (anche se qualcosa all’inizio ci ho infilato al volo, giusto per non sembrare disinformato) ma, trattandosi di un incontro nazionale, di alcuni problemi fondamentali di un nascente movimento politico, e innanzi tutto di una questione molto semplice: cosa ci evita di diventare un nuovo partito, di sostituire vecchi corrotti con nuovi corrotti?

Se vi interessa, potete leggere la presentazione o il documento completo oppure guardare il video qui sotto. A me resta la piacevole sensazione di un inatteso successo, il fatto che il nostro sia stato l’intervento più applaudito di tutto il pomeriggio, che abbia spinto persino Grillo a uscire sul palco (cosa che non ha fatto per nessun altro) e a chiarire che l’abbraccio con Di Pietro non si farà, che tutto è ancora aperto e da inventare.

Allo stesso tempo, resta un po’ di scoramento: questo intervento è un lavoro di gruppo, ma in pratica l’abbiamo preparato in tre o quattro, e il nostro gruppo è ancora minuscolo. Rovesciare la casta, cambiare radicalmente la nostra società, sembrano obiettivi giganteschi, impossibili. E’ vero che ieri a Firenze c’erano duemila persone, quasi tutte aperte, oneste, positive (poi qualche personaggio un po’ viscido c’era anche, ma li si vede subito). Ma qui, o si sveglia almeno una parte della nostra società e si rende conto che la sua salvezza passa dall’impegno diretto, o l’impresa resta davvero ardua.

[tags]grillo, cinque stelle, torino a 5 stelle, politica, firenze, democrazia, partecipazione[/tags]

divider

5 commenti a “Racconto da Firenze”

  1. rectoscopy:

    1) chi si vede tutto il filmato fino alla fine ti deve volere molto bene (mi riferisco non ai contenuti ma all’inquadratura traballante)
    2) ho letto i 12 punti della carta di Firenze e alcuni mi lasciano perplesso (espansione del verde urbano??? punti pubblici di telelavoro???)
    3) mi sembra che il discorso che hai fatto all’inizio sia fondamentale: chi ci garantisce che questo movimento “nuovo” non si corrompa e inizi con le stesse pratiche dei partiti “vecchi”? (lega docet)

  2. .mau.:

    Da quando in qua negli ultimi 2500 anni questo tipo di lavori lo si fa in tanti?

  3. paolo:

    Non mi e’ chiaro come si pensi di strutturare il processo decisionale, perche’ decidere alla fine si deve.

    Consenso dice tutto e niente, il consenso va misurato?come?.
    E consenso puo’ non essere totale.

    La strutturazione dei partiti risponde a una esigenza di questo tipo.

    Puo’ degenerare, ed e’ spesso degenerata, ma la domanda su come si possa giungere alternativamente alla definizione di una decisione resta.

    A me sembra un “come?” pesante, che espone, in mancanza di chiare risposte organizzative, al rischio di un vacuo assemblearismo, o alla formazione di un direttorio informale ma non per questo meno direttorio, di votazioni per acclamazione, o semplici acclamazioni, di cooptazioni di fatto anche se negate nelle dichiarazioni di principio.

    Il rischio di una deriva carismatica mi sembrerebbe l’evoluzione piu’ facile. O piu’ probabilmente, forse, una marginalita’ velleitaria .

    Anche se forse non sembra, questa e’ una domanda

    se si rifiuta la struttura di partito, che certamente ha mostrato i propri limiti, come allora si giunge alla definizione di una linea impegnativa per chi ritiene di riconoscersi in un ambito di espressione politica e amministrativa?

  4. Attila:

    Ma ti sei fatto omaggiare della biowashball o no?

  5. Piero:

    Ho letto il documento e visto il video e devo dire che ci sono idee interessanti che condivido, soprattutto l’idea di rete e non di partito. Se ci guardiamo intorno però ci accorgiamo che ogni struttura sociale è organizzata in gerarchie: da quella famigliare a quella ecclesiale, militare, aziendale, partitica, condominiale, ecc. Non c’è movimento o società che non sia organizzata in forma gerarchica e verticistica.

    Il vostro movimento invece vuole evitare la struttura verticistica e gerarchica e questo mi pare sia il punto più interessante e importante da affrontare e chiarire.

 
Creative Commons License
Questo sito è (C) 1995-2024 di Vittorio Bertola - Informativa privacy e cookie
Alcuni diritti riservati secondo la licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo
Attribution Noncommercial Sharealike