Il Poli è radioattivo?
Ho ricevuto ieri sera un messaggio inquietante dal dottor Roberto Topino, già noto per avere individuato le misteriose piante deformi nei prati di Torino.
Tutto nasce da una delle tante cose dette con faciloneria quando si magnifica la costruzione di inceneritori: tutte quelle ceneri (in gran parte tossiche e classificate come rifiuto speciale) si potranno smaltire da qualche parte, ad esempio come materiale per costruzione o per terrapieni stradali. E così al dottor Topino è venuto un dubbio: ma non sarà che questa idea circola perché l’hanno già fatto in passato?
Così si è preso un contatore Geiger (buona parte dei rifiuti speciali sono costituiti da materiale radioattivo, ad esempio quello prodotto dagli ospedali) e ha percorso in bici un tratto del più grande lavoro di scavo mai effettuato in città : il passante ferroviario. E guardate qui…
Secondo il dottor Topino, il livello naturale di Torino è di 0,1 microsievert per ora; il livello misurato al Politecnico è di 0,6-0,8 in superficie (stessa cosa vicino all’igloo di Merz). Non so quanto sia pericoloso un tale livello, né se la cosa sia spiegabile in altro modo, né se il valore sia stabile nel tempo e correttamente misurato; certo che è una scoperta inquietante, e spero che ci sia qualche esperto disposto a capirne di più, magari al Politecnico stesso.
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