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Archivio per il mese di Ottobre 2009


martedì 13 Ottobre 2009, 21:29

Transforma urbana

“PIOLTELLO Ferma in tutte le stazioni vietato fumare” dice la scritta luminosa, e lo ridice. Lo ripete avanti e avanti all’infinito, e non è possibile ignorarlo; da qualsiasi posizione è un gioco perverso di riflessi, forse pianificato da un geometra ferroviario che sapeva di non essere destinato a subire la sua tortura di un’ora, su un treno serale, a farsi sparare un “PIOLTELLO Ferma in tutte le stazioni vietato fumare” rosso e luminoso negli occhi.

Questi treni sono progettati per urtare; nel mio i freni fanno un rumore come fossero mille unghie di Satana sulla lavagna dopo un compito in classe di latino particolarmente difficile, e le porte ti avvertono di ogni fermata cominciando ad emettere un forte ronzio almeno due minuti prima. Saranno sponsorizzati dalla Fiat; infatti sono l’unico italiano, tra un gruppetto di cinesi d’Occidente e un africano alto nella sua eleganza.

Uscire dal passante e trovarsi all’aria aperta è un trasporto immediato; già salendo le scale a riveder le stelle, la S verde di Dateo sembra una cometa, piantata dal basso in alto dentro alla galassia. Il cielo è visibile, cosa insolita per Milano; dev’essere dovuta al vento, che stasera respira maestoso e si porta via le foglie e le luci delle macchine.

Decido allora per la trasformazione; uso gli U2, musica urbana, per accompagnare la passeggiata nella notte. La città col sonoro muto è un altro pianeta; si può far finta che le automobili non stiano litigando per le briciole di un giallo, che il furgone non stia bloccando lo scivolo del marciapiede e che dai ristoranti esca sì profumo di risotto, ma non accompagnato dalla sigla del TG1. La notte copre e ricopre e stilizza la città, lasciando l’ammasso nel buio e facendone emergere soltanto le linee, una palizzata di insegne, una scacchiera di finestre. Un altro video e un altro audio, e Milano è sospesa; sradicata la lingua, da forma a transforma, da vero a possibile, da noto ad alieno.

[tags]milano, pioltello, città, musica, trasformazione, treni, luci, visioni[/tags]

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lunedì 12 Ottobre 2009, 10:31

Tout le monde est pays

A Ginevra, le elezioni cantonali di questa domenica sono state segnate dalla vittoria dell’MCG, che è quasi arrivato ad essere il primo partito. La particolarità è la natura di questo movimento: oltre a dichiararsi “nè di destra nè di sinistra” e a battere sul tasto della sicurezza, al grido di “basta frontalieri!” e “il lavoro ai ginevrini” esso si oppone alle migliaia di lavoratori francesi che attraversano ogni giorno il confine per andare a lavorare in Svizzera.

Naturalmente, senza i francesi l’economia ginevrina si fermerebbe: niente infermieri e niente commessi. Eppure, la concorrenza sul populismo si fa sempre più forte: anche un altro partito di destra ha cominciato a gridare contro il progetto di una ferrovia per i pendolari che faciliterebbe l’invasione della “marmaglia di Annemasse” (cittadina-dormitorio francese al confine con Ginevra).

Visto dall’esterno, è un discorso ridicolo: Ginevra è circondata dalla Francia su tre lati e sul quarto dal lago, rimanendo collegata alla Svizzera solo per una piccola striscia di terra sul lato settentrionale del Lemano. Anche volendo, non c’è fisicamente spazio per ospitare in città tutte le persone che gravitano economicamente sulla zona: la sua periferia si sviluppa dunque in Francia senza soluzione di continuità. A me capitò anni fa, per esempio, di alloggiare in un albergo costruito a servizio dell’aeroporto: l’aeroporto è in Svizzera, ma l’albergo era in Francia… Oltretutto, da quando anche la Svizzera (lo scorso dicembre) è entrata nello spazio Schengen sono spariti pure i controlli alla frontiera.

Il discorso sull’immigrazione è lungo e complesso, e io non sono certo tra quelli che vogliono frontiere aperte a chiunque senza limiti; in questo caso però il ridicolo sta nel voler considerare immigrati i vicini della porta accanto, solo per colpa di un confine risalente al Medioevo. Colpisce però come, in tempi di crisi, la mentalità del proprio orticello arrivi ad attaccarsi a qualsiasi appiglio, pur di permettere il rassicurante discorso secondo cui non siamo noi ad essere incapaci come collettività di mettere in piedi una economia funzionante e come singoli di trovare un lavoro ben pagato, ma è colpa di qualcun altro che ci invade e ci nega la ricchezza a cui pensiamo di avere diritto per nascita.

[tags]immigrazione, politica, ginevra, svizzera, francia, frontalieri, lavoro[/tags]

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domenica 11 Ottobre 2009, 23:11

[[Cornershop – Who Fingered Rock’n’Roll]]

Per una tarda serata elettrizzante o per un buon inizio di lunedì mattina, vi lascio con l’ultimo singolo dei Cornershop – saranno anche a Torino a fine novembre allo Spazio 211. Buon insalata di rock e buon dito medio al rock’n’roll!

[tags]cornershop, indian indie rock[/tags]

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sabato 10 Ottobre 2009, 10:09

Credibilità

“Nel pasticciaccio brutto di Cannavaro positivo al betametasone c’è un particolare che consola: l’estrema plausibilità della trama. In breve. Cannavaro dopo un allenamento viene punto da una vespa e il medico della Juventus, dottor Goitre, gli somministra un corticosteroide temendo che possa morire per shock anafilattico. Il medico avvisa il Ceft (Commissione per l’Esenzione a Fini Terapeutici), Cannavaro la domenica scende in campo (domanda: ma non potevano tenerlo a riposo, visto che bene o male era dopato? Se le vespe avessero punto 11 bianconeri, la Juve avrebbe giocato contro la Roma con 11 giocatori dopati, sia pure “giustificatiâ€?), viene sottoposto a controllo e trovato positivo. Il Ceft chiede alla Juve una più completa documentazione medica, manda una raccomandata con ricevuta di ritorno, la Juve la riceve ma nessuno apre la busta, che resta sotto un plico di corrispondenza su una scrivania (così si racconta). Trascorsi 40 giorni, il Coni decide di aprire un procedimento sul caso, ne dà notizia e l’annuncio di Cannavaro positivo desta scalpore. Il capo della procura antidoping, Torri, va a Torino a interrogare Cannavaro e il dottor Goitre e all’improvviso nella sede della Juventus ricompare la busta della raccomandata, ancora intatta. Nessuno l’ha aperta. Un disguido. Una dimenticanza.

Converrete con noi: un caso che avrebbe tutto per diventare imbarazzante si sgonfia, e si squaglia, per la sostanziale credibilità dell’accaduto.”

(dal blog di Paolo Ziliani)

[tags]juventus, cannavaro, doping, sport, ziliani, ipocrisia[/tags]

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venerdì 9 Ottobre 2009, 20:33

A lavorare

Stamattina, mentre facevo colazione, ho acceso il televisore per sentire le ultime novità e sono capitato su RaiNews24, il canale di notizie della Rai. Oltre al presentatore della rassegna stampa, c’era in studio un commentatore di lusso:

DSC05993s.JPG

…la nostra deputata di casa Livia Turco, già bella in piedi e arzilla alle otto e mezza del mattino, pronta a svolgere il proprio duro lavoro di rappresentante del PDmenoL in televisione.

Che male c’è, direte voi? Beh, è la stessa Livia Turco che una settimana fa, non andando a lavorare il giorno in cui si doveva votare in Parlamento lo scudo fiscale, ne ha bellamente permesso l’approvazione.

Evidentemente, è tutta questione di priorità.

[tags]parlamento, scudo fiscale, livia turco, pd, assenze, deputati, televisione[/tags]

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venerdì 9 Ottobre 2009, 11:52

Come buttare nel cesso 115 anni di prestigio

È molto comune, specialmente da noi, inventarsi il premio alla rovescia: l’Ateneo tal dei tali, magari non particolarmente noto per il suo livello scientifico, o il Comune di Piripacchio, che nessuno sa dove stia, chiama uno dei più famosi personaggi di un dato settore e gli concede la laurea honoris causa o lo nomina assessore; ma il vero scopo è fare un bel comunicato stampa sfruttando la fama del personaggio per promuovere l’ente premiante. Alle volte si tratta di personaggi effettivamente di livello, altre volte basta che siano famosi – e giù lauree e premi a Rossi Valentino e Rossi Vasco.

E’ triste vedere come a questa logica si sia ridotto pure il premio Nobel: perché stimo moltissimo Obama e sono sicuro che farà grandi cose per il mondo, ma al momento non è che possa vantare granché nel suo curriculum (anzi, molti dei liberal americani cominciano già ad essere delusi per le sue pronte marce indietro rispetto all’avvenirismo del suo programma elettorale). L’importante dunque non era premiare il migliore, ma finire sulle prime pagine dei giornali grazie alla notorietà del premiato, come un qualsiasi premio di terza categoria; con ciò assumendo che il prestigio del premio Nobel, già un po’ vacillante in un’epoca dove il massimo della stima collettiva è raccolto non dai luminari ma dai campioni dello sport e della musica, sia definitivamente finito giù per il cesso.

Che poi, se il senso era premiare la scelta di un nero alla Casa Bianca, il premio avrebbero dovuto darlo agli elettori americani…

[tags]nobel, premio, obama, pubblicità, prestigio[/tags]

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giovedì 8 Ottobre 2009, 17:38

Meno male che Silvio non c’è più con la testa

Vedasi questo:

(il commento lo lascio a Gramellini, che si è evidentemente ispirato alla mia chiosa di ieri sera :-P ) e poi questo:

Tra un po’, reggendosi la prostata che più non ha, biascicherà direttamente che non ci son più le mezze stagioni.

[tags]berlusconi, video, bindi, sinistra, vecchietti bassi[/tags]

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mercoledì 7 Ottobre 2009, 22:30

A che servono le conferenze

La cosa più straordinaria di conferenze come l’IGF Italia non è tanto l’evento in sé.

La cosa più straordinaria è la mescolanza di persone eccezionali, dalle provenienze più disparate, con la voglia di scambiare e la capacità di provocarsi a vicenda nuove idee.

Capita dunque di passare la serata in Piazza della Pera accanto a Fiorello Cortiana e Luciana Castellina che discutono di anni ’70, di Lotta Continua, di visite a Sofri in carcere e delle ragioni della morte di Alex Langer.

O di incrociare Stefano Rodotà, sempre così gentile con tutti, e chiedersi se per caso avrà scambiato due idee con Sabino Cassese a proposito della sentenza che tutti aspetta(va)no.

O di trovarsi a cena con Anna Masera e, aggirando scheletri di balena nel museo zoologico dentro la meravigliosa Certosa di Calci, discutere del futuro dei giornali di carta e di bit.

O di dare un passaggio dalla conferenza all’albergo a un gentile signore e solo dopo due giorni scoprire che è uno dei membri del direttivo del Partito Pirata italiano e che voi due dovreste proprio fare una chiacchierata.

O di conoscere quelli di Stampa Alternativa e scoprire così i Bianciardini, gli eredi moderni dei millelire, e soprattutto che è possibile produrre un libro tascabile di 64 pagine a tirature abbordabili con un costo netto di 7 centesimi di euro a copia.

L’unico vero assente era il governo, temendo la contestazione – perché poi, si sa, Internet è di sinistra (proprio come la stampa, la magistratura, la Borsa, gli arbitri e i geni che regolano l’altezza).

Però l’anno prossimo vedete di venire anche voi.

[tags]igf italia, internet governance, pisa, cortiana, castellina, rodotà, cassese, masera, partito pirata, giornali, libri, editoria, psiconani[/tags]

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martedì 6 Ottobre 2009, 16:25

Tema: I giudici italiani

(Vedasi quel che dicevamo qui.)

Tema: Processi per il nuovo reato di clandestinità: a proposito delle eccezioni di costituzionalità sollevate da molti magistrati, “secondo voi sono i magistrati e gli avvocati che fanno resistenza o la legge è inapplicabile?”

Svolgimento: A cura di decine di anonimi torinesi, sul forum de La Stampa.

Nota: I messaggi non sono stati selezionati apposta: qui sotto trovate 13 dei 16 messaggi attualmente contenuti nella prima pagina del forum. Degli altri tre, solo uno difende chiaramente i giudici.

“intellettuali:per Polanski vogliono”interpretare” la legge(universale)antirstupro!in Brasile per Battisti,quella sugli omicidi….ognuno per sua convenienza vorrebbe sbattersene delle leggi che ci sono e che devono essere osservate da tutti.Sarebbe ora di finirla !”

“i magistrati di perugia e garlasco sono un fulgido esempio di efficacia……e i giornalisti!?si salvano solo le famiglie coinvolte perchè non sono andate nemmeno una volta ad un talk-show e non hanno rilasciato interviste a gossipari vari. p.s. non parliamo poi delle inchieste super-tecnologiche..periti,superperiti..,super-super periti.!!!!”

“SONO SOLO BALLE DI MAGISTRATI SINISTROIDI

Nei paesi europei che applicano la legge nessuno trova da dire, ma appena l’Italia affronta il probelma ecco che arrivano certi Commissari assurdii che fanno la voce grossa contro il nostro Governo.
Sarebbe ora che l’Europa emanasse qualche regola che riguarda tutti i paesi (27) e lasci in pace l’Italia, Spagna e altri che non possono sopportare l’invasione di clandestini.
Finalmente c’è un governo che ha fatto un accordo che ci libera da questi “questi invasori islamici che vogliono comadare a casa nostra e non si adeguano alle nostre leggi”.
Se l’ONU è in apprensione per quei possibili rifugiati politici (etiopi, somali, eritrei che non vanno d’accodo) provi a fare dei centri in Libia e ci pensi a sfamarli ed a dare loro una sistemazione, ma non in Italia.
Siamo letteralmente stufi di questa massa indesiderata che poi bisogna mantenere, perchè difficilmente troveranno un lavoro o riusciranno a mantenersi.
L’esempio è a Torino con la ex Clinica San Paolo ridotta in condizioni indescrivili con odori che neanche nelle nostre stalle si può trovare. Nei loro paesi sono abituati a orinare ed a defecare in tutti i luoghi a portata di mano senza controllare se c’è acqua per un minimo di igiene.
La maggior parte degli italiani sono d’accordo con i respigimenti.”

“Cari magistrati, siete servi dei cittadini e della legge.
Applicate la legge contro la clandestinità e non fate le prime donne sui giornali!
Andé a travajé, per piasì!”

“magistrati “attori”.Dovrebbero “produrre” sentenze non interviste o commenti!”

“Vedo che qualcuno sta cercando con mostruose assurdità di dimostrare che la legge non può essere applicata. E perché ? A me pare chiarissima e senza alcun bisogno di stravaganti “interpretazioni”. Chi é clandestino é punibile. Punto. I magistrati devono solo applicare questa semplicissima legge e basta. Il resto sono solo incomprensibili tentativi di arrampicarsi sugli specchi.”

“chi non si è regolarizzato ha qualcosa da nascondere.Deve essere rimandato al paese di origine. Di sanatorie, proroghe, ecc…..basta!”

“Chi controlla i magistrati e il loro operato? Se lo controllano da soli e cioè sono controllori e controllati e si presume che sia una forma di autoreferenza e di copertura oltre che di difesa di privilegi medioevali e se si sanziona qualcuno è perchè non è allineato con i diktat dei parrucconi ideologizzati (per convenienza e non certo per credo politico dal momento che in nessun paese il burocrate piccolo o grande dello stato e non solo lavora e rende poco come in italia) grazie alla benevolenza democristiana o comunista ( due facce della stessa medaglia, uno teneva la scala e l’altro rubava e viceversa mentre blandivano le categorie a loro utiliUn idea sarebbe quella di UN ORGANO DI CONTROLLO ESTERNO ALLA MAGISTRATURA CHE SOVRINTENDA LO STATO DEI LAVORI E CONTROLLI CHI LAVORA E CHI NON lo fa, Forse non si avrebbero MILIONI DI PROCESSI DA FARE.Si potrebbe cominciare con un colpo di spugna visto lo stato falliemnetare della giustizia e cominciare da zero con leggi nuove ( poche, certe e credibili) e con gente nuova non ammanicata con politica o anche peggio.Sara ubn caso SE NEI PAESI OLTRE CONFINE UN PROCEDIMENTO CIVILE DURA 6 MESI MASSIMO UN ANNO E NELLA NOSTRA BOLGIA DECENNI CON DANNI economici e psicologici incalcolabili sia per il singolo che per questa specie di stato? Quelli evoluti sono ben altra cosa.”

“esiste ancora la giustizia? manco quella divina! figurarsi se ci sono giudici capaci e fidati,manco piu’ la razza si e’ estinta con l’ingiustizia e la cattiveria che ormai e’ sovrana! non va piu’ nessuno all’ergastolo,anche se ammazzi,stupri,fai del male e sarai premiato!lo dimostra gherlasco,che la povera chiara,verra’ fuori si era suicidata e cosi’ pure la ragazza a perugia! giudici corrotti al massimo,che fanno favori a chi paga ” in natura”e con cospicue somme si assicura l’impunita’,tanto ormai la vita non vale piu’ niente ,e’ sovrana la violenza,l’odio,la non tolleranza,che schifo di mondo!paga solo chi ha un lavoro ,chi non ha mai fatto niente in vita sua ,non paga multe,e’ impunito,chi e’ stato in carcere pure, insomma chi e’ onesto,pulito,chi lavora e’ il colmo,ma ce la sempre nei fondelli! E’ giusto? no,ma in italia e’ cosi,e a quando una ribellione dei ” fessi onesti”?”

“270 magistrati fanno”altri mestieri”politici o sindacali…..andate a lavorare.Altro che carenza di giudici.”

“Per Dorf: Sono pienamente daccordo con lei e’ ora di finirla con questo buonismo che rende solo a qualcuno non ci chiediamo mai xche’ non c’e’ nessuna nazione al mondo che abbia al suo interno tanti enti cosidetti caritatevoli? Provate ad averne bisogno se siete solo semplici cittadini italiani. Nel vaticano che predica tanto l’accoglienza come mai non ci sono accampamenti di zingari o centri di raccolta x immigrati? Io farei in modo che questi magistrati buonisti avessero l’obbligo di ospitare a casa loro e a spese loro ognuno una famiglia di extracomunitari.”

“a lettore qualunque: caro lettore penso che lei faccia parte della categoria extracomunitaria visto lo scritto meglio l’ignoranza nordica della sua xche’ purtroppo noi continuiamo a mantenere anche gente come lei se lei adora tanto queste persone ne ospiti un po’ a casa sua ma non coinvolga la gente onesta che e’ stufa di subire prepotenze e soprusi dai suoi amici e parenti”

[tags]italia, giustizia, magistratura, giudici, torino, la stampa, immigrazione, clandestinità[/tags]
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lunedì 5 Ottobre 2009, 14:30

Due Italie

La giornata di ieri è stata straordinaria: al mattino ci siamo trovati in una ventina a discutere di un piano operativo per le future elezioni regionali, insomma di come far saltare per aria la melassa interessata che soffoca l’Italia. E al pomeriggio ci siamo ritrovati in duemila in un teatro, a celebrare la nascita ufficiale del movimento; duemila persone e non una cravatta.

L’incontro al teatro Smeraldo era un evento mediatico, non un convegno di partito; le discussioni si tengono altrove. Ieri era una festa, un momento di autocoscienza, e il comizio di Grillo – come al solito divertente quanto vero – si è poi allungato sulla presentazione di tante idee concrete per cambiare l’Italia, alcune ovvie, altre davvero innovative (chi ha pazienza può dedicarci un’oretta e vederselo da qui). Sul palco poi non sono saliti i “politici” del movimento (in platea Sonia Alfano e De Magistris) e nemmeno i “padri spirituali” (Piero Ricca, Massimo Fini e la new entry di Adriano Celentano e Claudia Mori).

Oltre a Grillo, hanno parlato tre persone simboliche, per motivi diversi. In video, Rik Falkvinge, il fondatore del Partito Pirata svedese, che ha dato il benvenuto al nostro movimento nella rete dei partiti pirata europei e segnalato che anche da loro i giornali non gli avevano dedicato una riga, ma che loro sono il movimento più menzionato sui blog svedesi e tanto gli è bastato per prendere due parlamentari. Prima di lui, don Farinella, che si definisce “un prete dal cuore laico” e inneggia alla rivoluzione (ma dovrebbero insegnargli a “stringere”…). E prima ancora, Petra Reski, la giornalista tedesca che vive in Italia e che dopo anni di libri sulla mafia italiana ne ha scritto uno su quella tedesca, cioè sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in territorio tedesco. E’ salita sul palco e ha detto che in Germania è stata sbeffeggiata e portata in tribunale, proprio come succedeva da noi trent’anni fa ai primi giornalisti che osavano spezzare l’omertà, mentre “solo gli italiani mi hanno creduto”; ed è scoppiata a piangere, in un momento di grande emozione.

Detto che da ieri, dopo la firma dello scudo fiscale, il nostro Presidente della Repubblica non è più Morfeo Napolitano ma Ponzio Pelato, per noi il pomeriggio è stato pieno di successi: come forse avrete letto (anzi no: per esempio Repubblica.it non ha scritto nulla fino a stamattina, e quando in rete si è cominciato a farlo notare ha fatto apparire un articoletto in fondo in fondo) il movimento presenterà liste regionali in sole due regioni, Emilia e Piemonte (si vedrà per la Campania). Nonostante il Piemonte non sia tra le regioni dove il movimento è più diffuso a livello elettorale – abbiamo un solo consigliere comunale – siamo stati in grado di presentare un progetto convincente, ed è stato bello vedere riconosciuta la cosa.

Infine, la ciliegina è stata data dalla possibilità di incontrare per qualche minuto Grillo in camerino (e prima di lui tutto lo staff dei Casaleggio) dopo lo spettacolo. Abbiamo limitato la discussione al minimo necessario, ottenendo tutte le informazioni che ci servivano per il nostro lavoro – ben più di quanto avessimo sperato di ottenere. La cosa che mi ha colpito però, ancora più che la scorsa volta a Rivoli, è come Grillo sia assediato da chiunque e sia per questo incredibilmente stanco e sotto pressione. Dev’essere disumano trovarsi in quella situazione, con tantissime persone che alternativamente aspettano la sua imbeccata per fare qualsiasi cosa e poi quando arriva si lamentano di non essere stati consultati. Il messaggio di sempre è che il movimento siamo noi, tutti i cittadini; non dobbiamo dipendere da nessun tipo di leader per metterci a difendere i nostri diritti e i nostri interessi.

E’ buffo confrontare la giornata di ieri con quella di oggi, la prima dell’Internet Governance Forum Italia a Pisa: qui, al contrario, giacche e cravatte abbondano, e quasi l’intera mattinata è stata dedicata ai discorsi dei dignitari; siccome erano annunciati Brunetta e Gelmini, la città è militarizzata e paralizzata dalle manifestazioni di dipendenti pubblici e/o studenti (non ho capito quali dei due contro quale dei due). E’ dunque altrettanto impressionante ritrovarsi di botto nel solito clima da repubblica peronista, con le forze dell’ordine impegnate non a difendere i cittadini dai malviventi, ma a difendere i politici dai cittadini. Qui, comunque, ritrovi amici e colleghi di sempre; anche loro sono altrettanto impegnati a cercare di salvare il salvabile nel nostro Paese, chi nell’Università, chi nella ricerca, chi fiancheggiando il PDmenoL e chi fiancheggiando Sinistra e Libertà. Poi, in privato, mentre nessuno ascolta, ti dicono tutti: “ma tu che sei ancora giovane, cosa fai qui! Vattene, emigra appena puoi!”

Ecco, forse la differenza è questa: nell’Italia del teatro Smeraldo saremo anche giovani e ingenui, ma non abbiamo abbandonato la speranza.

[tags]grillo, 5 stelle, movimento, celentano, libertà, informazione, falkvinge, reski, partito pirata, piemonte, elezioni, napolitano, pisa, internet, igf italia[/tags]

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