Già , perché la voce che circolava da settimane pare ormai del tutto confermata: dopo sedici anni di onorato servizio, il Rototom Sunsplash Festival di Osoppo non si farà più in Italia, ma emigrerà in Spagna. E anche a noi che non ascoltiamo quel genere di musica, la perdita del maggior festival reggae d’Europa – una settimana di musica campeggio e fratellanza che richiamava quasi 200.000 giovani da tutto il continente, in una zona d’Italia precedentemente sconosciuta al turismo di massa, con una ricaduta di oltre due milioni di euro l’anno – brucia soprattutto per il motivo per cui è avvenuta.
Già , perché non si tratta di una questione di soldi e nemmeno di vicini rumorosi o ripicche di paese; semplicemente, la magistratura ha indagato il promoter per favoreggiamento all’uso di droga, in quanto “si sa” che chi ascolta reggae fuma marijuana, dunque organizzare un festival reggae è un po’ come spacciare.
Non scherzo, perché la linea accusatoria è davvero questa: negli ultimi dieci anni su quasi due milioni di partecipanti ne sono stati arrestati 340 perché in possesso di droga, potrà mica essere un caso no? E’ evidentemente tutto un piano per corrompere i giovani virgulti, o almeno così pensa la procura di Tolmezzo (UD). E dato che la legge Fini-Giovanardi del 2006 dice che “Chiunque adibisce o consente che sia adibito un locale pubblico o un circolo privato di qualsiasi specie a luogo di convegno di persone che ivi si danno all’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope e’ punito, per questo solo fatto, con la reclusione…” eccetera eccetera, la magistratura carnica si è prontamente mossa per assicurare alla giustizia uno dei veri criminali che trascinano l’Italia in una spirale di morte e degrado.
Ora è evidente che questo procuratore di Tolmezzo viene originariamente da poco più in là e precisamente dalla squadra segugi antinarcotico di Caorle (VE) che già quindici anni fa balzò agli onori delle cronache; ma la notizia che la musica reggae è in realtà soltanto una copertura per lo spaccio è rimbalzata persino sul principale giornale giamaicano, il Jamaica Gleaner. E così, siamo riusciti a farci ridere dietro pure laggiù; sfortunatamente loro non sono una dittatura, dunque Berlusconi non andrà a visitarli per fare pace, né a baccagliare le locali donzelle, anche perché sono grosse il doppio di lui. Nel frattempo, ricordate di nascondere per bene le vostre vecchie cassette di Bob Marley, anzi per sicurezza fate così: usatele per registrarci sopra Radio Maria.