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domenica 6 Dicembre 2009, 01:05

No Berlusconi Day: Berlusconi contestato duramente a Torino

La giornata è stata intensa, molto faticosa e molto interessante. Il corteo di Roma è stato un grande successo, a Torino sono passate molte persone, ma l’evento più importante per quanto mi riguarda è stata la puntata alla stazione di Porta Nuova, dove Berlusconi era atteso per l’inaugurazione dell’alta velocità.

Il centro era presidiato sin dalla mattinata da alcune centinaia di No Tav, che dopo le 14 si sono spostati verso la stazione. Hanno chiesto di poter arrivare fino all’ingresso lato via Sacchi, da cui era previsto entrassero le autorità, per poter manifestare davanti a Berlusconi; il permesso è stato negato dalla Digos, al che la decisione immediata è stata “stoma sì ch’a l’è bel”. “Sì” era l’esatto centro dell’incrocio tra via Sacchi e corso Vittorio, dove il corteo è stato presto accerchiato da forze dell’ordine su ogni lato (qui il video), bloccando nel contempo il traffico. Chiunque avesse una bandiera o una spilla No Tav è stato costretto a rimanere lì dentro – le forze dell’ordine bloccavano chiunque volesse allontanarsi.

Io, però, ero in incognito e dunque ho potuto tranquillamente entrare in stazione e arrivare a distanza di ripresa dallo struscio delle autorità, per le quali era stato predisposto a nostre spese un ovvio tappeto rosso. Sempre a nostre spese, le autorità hanno goduto di un bel buffet per ingannare l’attesa; e così abbiamo visto arrivare, chiacchierare, scherzare, darsi di gomito come vecchi amici coppie teoricamente improbabili come il presidente della Provincia Saitta e il viceministro PDL Crosetto, o il sindaco Chiamparino insieme al cardinale Poletto.

A difesa di Berlusconi c’erano centinaia di poliziotti e carabinieri, e comunque Silvio non è entrato dal tappeto rosso ma direttamente da un passaggio laterale. Dentro la stazione non c’era alcuna manifestazione organizzata – anzi, chiunque avesse tirato fuori fotocamere in maniera vistosa nei minuti precedenti era stato invitato ad allontanarsi dalla Digos – eppure quel centinaio abbondante di cittadini, all’apparire di Silvio, è scoppiato di botto e all’improvviso.

Questi qui sotto sono, senza filtri, i primi dieci minuti di una contestazione dura, evidente e senza appello che è durata poi fino alla partenza del treno (su Youtube ho messo anche altri video). La contestazione ha stupito anche me; perché dietro le transenne a urlare non c’erano solo ragazzi magari più politici della media, ma anche anziani suoi ex elettori e immigrate di colore. Sarà pur vero che esistono ancora milioni di persone che lo sostengono, ma la rabbia degli italiani – quelli medi, non i No Tav o i militanti dell’opposizione – sta crescendo in misura netta e palpabile; e se non ci credete vi basterà guardare le immagini, che ovviamente non vedrete mai in onda su nessuna televisione.

[tags]berlusconi, politica, contestazione, manifestazione, torino, porta nuova, tav, no tav, treni[/tags]

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5 commenti a “No Berlusconi Day: Berlusconi contestato duramente a Torino”

  1. Piero:

    La televisione può stare spenta, non la rimpiango. A me quegli slogan da stadio e da caserma nel video non piacciono. Offendono l’uomo e la dignità della persona, mettendo chi li lancia sullo stesso piano della persona contestata, dimostrando quanto noi italiani ci meritiamo il Presidente che ci ritroviamo.

  2. Tamara:

    Come hai detto te nessuno ha parlato di quello che è successo a Torino, io ero alla manifestazione a Roma eravamo tanti anche se in tv non l’hanno detto, meno male che c’è la rete e nessuno ci può più imbavagliare.

  3. Elena:

    Piero, non sono d’accordo. Quello che senti nel video è lo sfogo della frustrazione delle persone comuni che si trovano penalizzate dalle politiche berlusconiane e ne hanno le tasche piene.

    Non è possibile mettere sullo stesso piano il creatore di privilegi a favore di se stesso e della sua classe sociale e coloro che ne patiscono le conseguenze economiche e sociali.

    Si, hai letto bene, classe sociale.

  4. Piero:

    Elena, comprendo. Eppure tra milanisti e napoletani si sentono più o meno gli stessi slogan del video a dimostrazione del fatto che gli italiani si meritano chi si ritrovano.
    http://www.youtube.com/watch?v=86iN6LN5LfE
    I tifosi del Milan, per esempio, in questo caso quali privilegi hanno da difendere per subire gli stessi attacchi verbali dai napoletani?

  5. vb:

    Piero: Anche a me il clima forcaiolo non piace e anzi preoccupa, anche se devo dire che alcuni di quegli slogan li ho cantati con piacere… ma come sai io allo stadio ci vado e quello, per le persone sane, è solo un diverso modo di esprimere una emozione.

    Il problema comunque è la rabbia sociale che monta e che è destinata a sfogarsi contro le persone-simbolo: Berlusconi ha passato vent’anni a costruirsi come “capo assoluto dell’Italia”, dunque non può aspettarsi che, nel momento in cui la folla lo dovesse scegliere come capro espiatorio di una situazione economica e sociale allo sbando di cui è grandemente anche se non totalmente responsabile, la reazione contro di lui sia moderata; quando cadono, gli imperatori fanno molto rumore e finiscono molto male.

    La questione è solo se la caduta di Berlusconi (sia tra tre mesi o tra tre anni) sarà tesa ma pacifica, oppure tesa ma violenta; l’Italia è talmente spaccata tra chi lo ama e chi lo odia che tesa lo sarà di sicuro.

 
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