Una delle grandi domande del nostro tempo
Ma perché uno sceglie di fare il medico, se poi non ha voglia di visitare i pazienti?
Oggi all’ora di pranzo, dopo aver avuto un attacco di tosse profonda quasi da non respirare più, abbiamo deciso che fosse meglio fare qualcosa piuttosto che attendere senza far nulla fino a lunedì. Abbiamo chiamato la guardia medica per chiedere se fosse utile prendere uno sciroppo per la tosse, e la risposta è stata: assolutamente no, lo sciroppo blocca lì anche i germi, bisogna farsi visitare e prendere un antibiotico, però noi non facciamo visite fino alle 20, richiamate dopo quell’ora; prima di allora dovete chiedere al vostro medico della mutua. Allora abbiamo chiamato lo studio del medico della mutua, e la risposta è stata: come mai il paziente non si è presentato di persona dalle 10 alle 12?
Abbiamo spiegato che pioveva, avevo 38 abbondanti di febbre e comunque la situazione è peggiorata ben dopo le 12, al che ci è stato detto “e beh? ora aspettate lunedì”. Per fortuna l’avvocato di casa (non sono io) sa farsi valere e a forza di insistenze e di escalation verbali è riuscita a farsi passare un medico dello studio, che era ancora lì per caso, e a farlo venire. Il medico è venuto poco fa, è stato preciso e molto professionale, e grazie ai due minuti netti di visita (di cui uno per la compilazione delle ricette) ora ho la prescrizione di un antibiotico e di sufficienti farmaci collaterali da finanziare la ricerca del vaccino della suina per un paio di mesi; un po’ come a dire “hai voluto la bicicletta, pedala”. Tuttavia, ho avuto la netta sensazione che se fosse stato un cameriere in pizzeria mi sarei ritrovato uno sputo nella birra.
Ricordo che anche quest’estate, quando eravamo isolati in montagna e la mia febbre puntava a 41, per riuscire ad avere la visita di un medico, anche a pagamento, abbiamo dovuto chiamare il 118: tutto il resto aveva trovato soltanto muri di gomma.
Non è possibile per un medico essere sempre disponibile in qualsiasi momento, ma per un sistema sanitario garantire mediante turni che tu possa avere assistenza a qualsiasi ora almeno per tutta la giornata, non solo dalle 10 alle 12, mi sembrerebbe il minimo. Sono perfettamente cosciente che al mondo esistono torme di ipocondriaci che esistono solo per tormentare i medici di base e intasare inutilmente i pronti soccorso; eppure la missione del medico non è solo quella di curare chimicamente il corpo, ma anche quella di curare la sofferenza psicologica di chi si sente male. In fondo, fa parte del gioco anche subirsi 99 visite inutili per la solita influenza di stagione per poter intercettare per tempo quel caso in cui veramente succede qualcosa di grave.
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