Che Dio benedica il cemento
Io non sono religioso, ma non ho nulla da dire contro la Chiesa Cattolica, a parte il suo coinvolgimento con il potere e con le guerre, le sue continue interferenze nella vita privata degli italiani anche non cattolici, il suo rifiuto di pagare le tasse come tutti gli altri e anzi il pretenderne pure un pezzo, i continui insabbiamenti dei casi di pedofilia, il suo persistente contributo alla diffusione dell’AIDS nel Terzo Mondo, l’atteggiamento discriminatorio verso intere categorie di persone… ok, ok, in effetti ho una lunga lista di motivi per non apprezzare la Chiesa Cattolica, ma non per pregiudizio generale; a ragion veduta e su questioni ben precise.
Comunque, porto a tutte le religioni il rispetto che è loro dovuto e per questo motivo c’ero rimasto sinceramente male, quando stavo filmando la contestazione a Berlusconi a Porta Nuova e avevo notato la presenza del cardinale Poletto intento a chiacchierare coi VIP al buffet dei VIP in sala VIP. Cosa c’è di religioso nell’inaugurazione di un treno? Al massimo mi sarei aspettato una predica, col pastore di anime intento a criticare l’attenzione smodata rivolta dagli uomini alla tecnica e la velocità alienante delle nostre vite.
Sono rimasto dunque ancor più perplesso leggendo ieri che il cardinale avrebbe incoraggiato la costruzione della TAV Torino-Lione, addirittura incoraggiando Chiamparino a “non farsi intimidire”. Di quel che scrive in materia La Stampa non ci si può fidare, e il titolo trionfante di ieri sul “cardinale pro Tav” era quasi certamente un’esagerazione strumentale; infatti stamattina allo stesso articolo è stato cambiato il titolo, che è diventato “Non strumentalizzate la Chiesa per le elezioni” – qualcuno dalla Curia deve essersi fatto sentire con Calabresi. L’idea di un cardinale che promuove la costruzione di un’opera devastante con la forza, invece che auspicare il dialogo, è davvero fuori da ogni logica: non potevo crederci.
Ma poi ho trovato il filmato che riporto qui sotto: un vescovo inaugura in pompa magna… il nuovo casello dell’autostrada A1 a Ferentino (FR). Sarà anche vero che la parola di Dio deve essere portata ovunque, ma pure al casello dell’autostrada… Dovrebbe essere proprio la Chiesa a spendersi per un modello di sviluppo diverso, in armonia con la natura invece che teso al suo sfruttamento esaustivo, mirato al benessere interiore prima ancora che a quello esteriore. E invece, benediciamo il cemento che nella Bibbia non c’è, ma che fa girare l’economia e dunque anche l’otto per mille.
Per fortuna che esistono tantissimi preti come don Farinella e come quello che, l’altro giorno, è venuto convintamente a firmare per la nostra lista; o come quelli che magari non la pensano come noi e non ci voteranno mai, ma che con le loro attività salvano dal degrado le nostre periferie e dalla fame interi villaggi africani.
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17 Gennaio 2010, 15:16
Il Cardinale Poletto collabora con il blog http://www.iltesoro.org/ sul quale scrive e dal quale è raggiungibile via email.
Pure io ci sono rimasto male. Tuttavia, poi penso che anche Gesù andava a mangiare con i Vip dei suoi tempi generando sconcerto e scandali tra i suoi discepoli e tra il popolo che lo criticava, per cui cerco di comprendere il gesto del Cardinale e lascio che sia il capo a dire l’ultima sul comportamento del suo operaio.
Invece, in merito alla Tav, si potrebbe fare un parallelismo con la costruzione del ponte di Messina. Il problema di fondo è la qualità della vita di tutti i residenti, non solo delle zone interessate, ma di tutto il territorio nazionale che deve essere rispettata e che non ha bisogno di conciliarsi con le esigenze nazionali.
Trovo che ci sia molta ipocrisia negli amministratori piemontesi e promotori Tav, soprattutto per il rischio amianto allo stato libero che l’opera solleva e che, da quanto ho letto in giro, sembra sottovalutato, quando poi i medici delle USL della provincia di Torino fanno “terrorismo” sanzionando senza pietà i proprietari di immobili con manufatti in eternit anche solo in assenza di una assurda scartoffia burocratica in merito alla sua bonifica.
17 Gennaio 2010, 22:45
Ma no, il punto primario della TAV Torino Lione e’ che NON SERVE. Se servisse davvero non ci sarebbe una opposizione cosi’ totale: i residenti sui probabili percorsi non sono certo campioni mondiali di NIMBY.
(Nemmeno il ponte di Messina serve, eh)
18 Gennaio 2010, 00:06
non so se faccia più ridere benedire un’opera pubblica o un supermercato…