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mercoledì 29 Giugno 2011, 10:31

Guerra in montagna

È due giorni che penso a come raccontarvi per bene una giornata memorabile, allucinante, meravigliosa, terribile, che resterà a lungo nei miei ricordi, con l’orgoglio di essere stato lì per dovere istituzionale e insieme per le mie idee, una sensazione che vale tutto, vale qualsiasi sofferenza e qualsiasi dolore fisico, una sensazione che in una società dominata dal senso di vuoto vale davvero un’esistenza.

Lunedì mattina a Chiomonte è andata in scena la guerra, lo Stato italiano – o meglio, l’entità di potere che pretende di esserlo – ha scelto di usare la violenza contro l’opposizione politica, contro una manifestazione e un presidio di oltre mille persone, sostenute da gruppi, associazioni, comitati, intellettuali e da tre movimenti politici, una violenza che non può che ricordare il fascismo di qualsiasi dittatura.

Come vedrete nei filmati, è stata una giornata di guerra: sembrava di essere in Vietnam. Lo Stato ha rifiutato il dialogo, ha ignorato gli amministratori e i mediatori politici, ha pianificato e applicato la violenza. Lo Stato ha cercato di far male ai propri cittadini nel modo più sottile ma più spietato, braccandoci senza necessità e sparandoci addosso i lacrimogeni al gas CS, vietato in guerra dalle convenzioni internazionali sulle armi chimiche, ma usato senza ritegno dalla Repubblica Italiana contro i propri cittadini inermi; sapendo perfettamente che in una fuga sulle rocce molti si sarebbero fatti male, magari cadendo in un dirupo – e soltanto la preparazione e la (relativa) saldezza di nervi dei manifestanti ha evitato il peggio, con squadre di medici che soccorrevano i feriti, altre squadre che aiutavano a liberarsi dai gas, e in generale tutti che aiutavano tutti a risalire la montagna.

Il mio racconto è nei due filmati qui sotto, fatti col cellulare, sgranati, ma spero eloquenti, utili a capire cos’è stato veramente il lunedì in cui i politici che pretendono di essere Stato, da Maroni a Fassino, hanno portato la guerra in Piemonte. Domenica ci sarà una manifestazione oceanica, a Susa, pacifica e ferma, i dettagli seguiranno. Scegliete voi se esserci, o se chinare la testa.

Vista la vergognosa disinformazione dei giornalai di regime (e poi si lamentano se vengono insultati), aggiungo alcune cose.

1) Il bello di fare politica è trovare sulla propria strada grandi uomini, e ripeto: sulla strada, non nei palazzi. Ammiro all’infinito Turi Vaccaro, una persona capace di farsi volontariamente pestare a sangue dalla polizia per le proprie idee – io non ne sarei capace. Spero stia bene, spero che qualcuno ne abbia notizie.

2) Io non ho visto lanciare sassi o chiodi sui poliziotti. Non dico che non sia avvenuto, non posso saperlo, dico che dove c’ero io, compreso il fronte del primo sfondamento sull’autostrada, ho visto solo resistenza pacifica e passiva, ho visto autodifesa con quel che si poteva. L’unico lancio di sassi di cui ho avuto notizia è all’inizio del primo filmato ed è stato fatto da persone non identificate, non del nostro gruppo. Anche qui, non sto dicendo che siano per forza provocatori travestiti da manifestanti stile Genova, ma certo il dubbio viene. D’altra parte mi pare naturale che più tardi, nel momento caldo, vedendosi arrivare addosso centinaia di poliziotti in assetto da guerra, qualcuno abbia risposto tirandogli addosso tutto quel che aveva sottomano.

3) Caro Torino Cronaca, pubblicare un video intitolato “I No Tav lanciano pietre, la polizia spara lacrimogeni”, in cui si vede solo la polizia che spara i lacrimogeni, è davvero vergognoso. Se c’è un ordine dei giornalisti, che batta un colpo.

4) Il presidio della Maddalena era assolutamente legale. Si trovava su terreni privati usati col consenso dei proprietari, o su suolo pubblico per cui era stata ottenuta l’autorizzazione dal Comune di Chiomonte pagando la relativa tassa (834 euro). Chissà perché nessun giornale l’ha scritto.

5) Pare che la polizia abbia distrutto anche il sito archeologico neolitico e il museo realizzato con tanta fatica alla Maddalena. E poi quest’opera porterebbe sviluppo e turisti. E poi i vandali sarebbero i No Tav. Persino la giunta Sì Tav di Chiomonte non ne può più.

6) La giustificazione per lo sgombero è stata un’ordinanza del prefetto (che non ho ancora avuto il piacere di veder pubblicata) che requisisce l’intera area per chilometri. Sottolineo “requisisce”: perché la Repubblica Italiana ha delle procedure di esproprio che permettono allo Stato di ottenere forzosamente terreni privati per costruirci opere pubbliche, procedure che ancora non sono state effettuate. Dopo lunedì, sappiate che potrebbe arrivare un’orda di carabinieri davanti alla porta di casa vostra, dirvi che casa vostra è requisita per decisione insindacabile del prefetto, e buttarvi fuori di casa coi lacrimogeni. Non sto scherzando e non sto esagerando.

Valutate dunque voi se non siamo tornati ai tempi del fascismo. Penso che la Resistenza fosse così, che i partigiani, con le loro povere dotazioni fabbricate in casa contro i blindati dei tedeschi, si trovassero su quei monti nella nostra stessa situazione, con i paesi occupati con le armi, con case e terreni requisiti in punta di fucile dall’invasore. Non stupitevi se decine di migliaia di persone, in Valsusa e altrove, non si sentono più italiane – o meglio, si sentono italianissime, tanto che lunedì la polizia è stata accolta anche con l’inno di Mameli, ma pensano che chi ci governa attualmente abbia usurpato la democrazia: invasi e sottomessi da una nuova repubblica sociale, con oggetto societario i grandi affari.

[tags]no tav, chiomonte, maddalena, scontri, sgombero, stato, politica, maroni, fassino, valsusa[/tags]

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35 commenti a “Guerra in montagna”

  1. Polemico74:

    Aspetto anche che ci racconti di come il M5S si sta polverizzando e di come sia emerso che siete dipendenti della Casaleggio.

  2. Valter:

    Ciao Vittorio ,
    grazie per i tuoi video e per esserci stato il 27, ora io non sono molto convinto sull’impegno non violento, davanti a queste cose non so se riuscirei a non reagire.

  3. daniela:

    Caro polemico, io non vedo nel m5s disgregazione, ma persone unite da obiettivi e battaglie comuni. Il M5S, eletti, elettori e simpatizzanti sarà tutto compatto e presente domenica a Chiomonte per difendere la democrazia.
    Spero ci sia anche tu.

  4. Pippo:

    A me tutto questo fa venire in mente Genova e gli scontri al G8.
    Vedo molte affinità.
    Speriamo che la cosa non arrivi a quei livelli e forse non ci arriverà in quanto nella scuola Diaz c’erano poche decine di persone da manganellare, in Val Susa saranno decine di migliaia.

  5. Polemico74:

    Appena avete sentito un po’ di odore di potere avete inziato a scannarvi.

    Come tutti i partiti.

  6. Polemico74:

    http://forum.piemonte5stelle.it/viewtopic.php?f=30&t=1161

    Volano già gli stracci…

  7. Polemico74:

    @daniela:

    a manifestare insieme ai notav della val di susa ci vado sotto le bandiere di prc o sel se partecipa

    non certo sotto le bandiere della casaleggio e di chi pensa che sinistra e destra siano la stessa cosa e che i rumeni vadano cacciati

  8. Marco[n]:

    Vittorio, rispetto le tue idee e l’impegno che tu e molti altri ci mettete per difenderle. Ma paragonare lo sgombero di lunedi’ con il Vietnam e l’occupazione nazista e’, semplicemente, RI-DI-CO-LO. I nazisti uccidevano donne e bambini e bruciavano i paesi, riesci ad immaginarlo? Quanti morti ci sono stai lunedi’? Quandi anche solo feriti gravemente, non qualche livido?
    La retorica e’ sempre un buon espediente per “caricarsi” e per far carriera come politico, ma esagerare (e mi sembra di averlo gia’ scritto in passato) porta solo fastidio.

  9. Claudio C:

    Nel post di oggi di Beppe Grillo dal titolo “Val di Susa – Kabul” c’e’ un imprecisione. Quando Beppe dice “un valsusino non picchierebbe mai un suo amico” si dimentica del valsusino Fassino.

  10. Antonio Fucile:

    @Polemico74: c’è qualcuno che ti ha chiesto di sfilare sotto una qualche bandiera? Se me lo fai leggere ti ringrazio.
    Non è che il caldo di questi giorni sta picchiando troppo forte sulla tua testa?
    Con dieci gocce ti passa tutto, tranquillo.

  11. Alberto:

    Mi ricordi quando si è verificato il colpo di Stato che ha insediato al potere il quadriumvirato Berlusconi, Cota, Saitta e Pinard (sindaco di Chiomonte anche lui SITAV)? A me pareva fossero stati eletti tramite libere elezioni, ma magari mi ricordo male…

  12. paolo c:

    C”e un sistema di infrastrutture a livello europeo che sta alzandosi di tipologia.

    Sta avvenendo in francia germania spagna svizzera austria polonia turchia grecia per quello che puo’. ovunque.

    Noi no noi dobbiamo restare volontariamnete fuori sentendoci furbi. democratici. all’avanguardia.

    dobbiamo decrescere felicemente, dobbiamo diventare un buco di mulo. il nostro eroe : Turi

    Non e’ che abbiamo perso il senso di ogni prospettiva?

    Prendere un po’ di distanza la migliora la prospettiva.
    A volte.
    Praticamente sempre.

  13. Antonio Fucile:

    @ paolo c: Ritengo impossibile usare maggiori dosi di qualunquismo rispetto a quante ne spargi tu. Non porti mezzo studio che dimostri l’utilità essenziale di questa infrastruttura: la ragione vitale, però, è che dobbiamo usarla perchè altri Paesi ce l’hanno.
    Ci sono Paesi avanzatissimi che hanno la pena di morte: la reintroduciamo anche noi per stare al passo con loro? Tanti Paesi hanno centrali nucleari: fanno benissimo, copiamoli, evviva!
    Infine, dimentichi che altri Paesi non esattamente del terzo mondo (es. l’Olanda) non usano infrastrutture del genere ma fanno viaggiare le merci con una tecnica simile al Pendolino. Fammi pensare a chi l’ha brevettata…

  14. paolo c:

    A parte il fatto che l’ Olanda _ha_ incremnetato la qualita di sue linee. A parte il fatto che le dimensioni e le distanze sono diverse. a parte il fatto che esiste qualcosa come il Reno che non e’ un dettaglio.

    a parte questo si
    un livello di rete diversa e’ ragione ampiamente sufficiente per adeguarsi.

    Ma capisco che e’ un concetto estremo

  15. simona:

    Ciò che è successo è indegno, incivile e antidemocratico come la politica che ci governa. Sono inorridita e mi sento vicina alla gente che ha avuto il coraggio di stare lì.. a resistere.
    Per questo motivo penso che parteciperò anche io, e dovremmo essere in tanti ad aggiungerci a voi. Non è solo la Tav.. è qualcosa di più. Sono tutte le iniziative prese dal governo che, come in questa, vuole solo sperperare risorse (economiche e ambientali) e “denegare” la voce del popolo. E oggi in Italia sono troppe. Questa è un’opportuità per noi tutti, per far sentire che non siamo in vita solo per lamentarci e arrangiarci.. Forza ragazzi (anche chi non lo è più, giovane, ma combatte con la forza di un giovane!tanto di cappello!)continuate così…diventeremo di più.

  16. simona:

    @Marco
    Scusa, ma non credo che scrivere una riflessione su ciò che è successo paragonandolo ad una guerra…non sia plausibile.
    è ciò che ha provato chi è stato lì, impotente davanti alla forza abusiva, incredulo allo sgombero forzato di gente onesta e innocua. si capisce che è un’esagerazione, ma è quella licenza poetica che ormai si è perduta di poter enfatizzare il sentimento provato. ognuno di loro a modo suo ha provato la sensazione di stare in una guerra, probabilmente, o magari in una battaglia, qualcuno magari ha solo provato rabbia e ingiustizia. Ma è comunque stato leso il diritto di dire no pacificamente. non so io leggendo il testo non l’ho trovato blasfemo…anzi…sono riuscita ad immaginare il clima…e la rabbia….

  17. Antonio Fucile:

    @Paolo C:
    Ah, chiaramente il Reno non è un dettaglio mentre le Alpi sì e, oltretutto, la linea attuale non ha subìto recentemente un incremento di qualità. Tu sì che sei in gamba.
    Diamine, ci sono molto studi sulla Torino-Lione che i “No Tav” hanno fatto propri. Smontali, con il tuo “concetto estremo” secondo cui “un livello di rete diversa e’ ragione ampiamente sufficiente per adeguarsi”, e sarò il primo ad applaudirti.

  18. simona:

    @paolo
    Antonio ha ragione e aggiungo…allora pure il ponte di Messina è un’ottima linea? Guarda che al di là di tutto c’è lo spreco, l’inutilità delle imprese (di questo tipo) e il bisogno di farlo per ragioni mafioso-politiche. Se faranno mai la Tav (e io non credo) sarà solo per dare appalti a qualcuno con cui “la cricca-casta” ha un debito…mafioso. Non c’è motivo onorevole…Ci sono zone in Italia senza collegamenti (parlo ad esempio della Sicilia) e pensano a fare un buco nelle Alpi (sfido io) per un collegamento inutile e mostruoso! sai quanti soldi ci vogliono? e intanto tagliano alla sanità alla scuola e svuotano di possibilità il notro futuro…

  19. elena:

    Simona, commento 15
    condivido pienamente il tuo pensiero: non è solo una questione di tav, ma è soprattutto il modo in cui si è realizzato lo sgombero del presidio: è stato preso a lacrimogeni il sacrosanto diritto di manifestazione del pensiero, ed in particolare del dissenso.
    Domenica tutti a susa, con scarponi e stavolta pure limoni.

  20. paolo c:

    @Antonio
    Credevo fosse chiaro. Il dettaglio riferito al Reno non era riferito all’ ostacolo geografico posto dal fiume. Ma alle opportunita’ poste dal fiume Reno per l’olanda .

    Sentite facciamo una cosa, io mi limito a postare una mappa a livello europeo.

    http://en.wikipedia.org/wiki/File:High_Speed_Railroad_Map_Europe_2011.png

    Chi vuole si ponga il problema della prospettiva.
    Si ponga il problema di una mancata connessione.
    Si ponga il problema della costante pressione a recidere

    E poi tutti liberamente a seguire Turi
    Ognuno si scelga le proprie linee guida

  21. Claudio C:

    Sono sempre piu’ convinto che la repressione contro i NOTAV non sia un mezzo (per far partire i cantieri e iniziare l’opera) ma il fine. Dell’opera nel suo complesso non interessa a nessuno. E’ veramente talmente inutile e dispendiosa che non si sarebbe mai fatta completamente nemmeno senza l’opposizione dei valsusini. Non e’ nemmeno piu’ questione di mangiarsi un po’ di finanziamenti europei fingendo l’inizio dell’opera e lasciandola poi incompiuta. Siamo realisti: ci sarebbero altri modi per ottenere finanziamenti su altre opere e in altri luoghi senza dover ricorrere alla militarizzazione di una valle intera (con tutti i rischi che questo comporta). In valle di Susa la repressione e’ il fine. La popolazione della valle di Susa e’ l’attore imprevisto in uno scenario politico-economico che vede la confindustria dirigere la scena (muovendo le leve del potere e del denaro), e i partiti (PD e PDL, Lega) burattini nelle loro mani. No Tav significa cittadini consapevoli, cittadini che partecipano e di conseguenza cittadini che si oppongono. Pensate d’altro canto ai cittadini inconsapevoli che credono addirittura che si stia parlando di un treno ad alta velocita’ che ci porterebbe a Lione in un’ora da Torino (e non di una linea merci). Bisogna reprimere la cittadinanza consapevole. Distruggerla. Sconfiggerla per lanciare un segnale e un monito a futura memoria: quando vi opporrete al grattacielo inutile di turno, quando vi opporrette al ponte, quando vi opporrette alla base militare sappiate che farete la fine dei valsusini. E’ per questo che secondo me la questione NO TAV non e’ più una battaglia per una linea ferroviaria ma una battaglia di civilta’ per sancire il ruolo da protagonista delle popolazioni nelle decisioni che riguardano loro direttamente.

  22. Claudio C:

    @paolo c
    Scusami, ma cosa c’entra la mappa dei treni ad alta velocità se in val di susa è in progetto una linea merci ad alta capacità dove “alta capacità” significa soltanto che, se il tracciato è meno in pendenza della linea storica, una locomotiva (a tecnolgia attuale e non futura) riesce a trasportare un numero maggiore di vagoni in un convoglio?

    E adesso ti faccio un piccolo quiz:
    (rispondi senza consultare nulla)
    a) quale fiume scorre in val Susa?
    b) quale fiume scorrono a Lione?
    c) per quale motivo hai bisogno di andare a Lione in un ora con un treno merci?

  23. paolo c:

    Che bisogno c’era di fare un buco sotto le alpi per unire un paese che gia’ si sapeva si sarebbe diviso?
    Che bisogno c’era di predisporre un tunnel, nel progettare un tunnel nel 1850 e zufola che era chiaramente eccedente il fabbisogno dell’ epoca?
    Sulla base dei conti era pura follia, allora molto piu’ di adesso.

    folle allora ma noin inutile.
    Tac sono il primo a pensare che la definizione di tac sia stato il frutto piu’ di una tattica pubblicistica che altro Tav non va proviamo tac

    Non e’ questo il punto.

    Il punto e’ che ci avviamo sempre piu’ a spirale verso dimensioni sempre piu’ anguste.
    Lo teorizziamo anche.
    Poi mi spieghi cosa centra la Dora Anzi no, posso vivere nella curiosita’.

  24. Claudio C:

    @polemico74:

    scrivi che il M5S si sta polverizzando.

    Poi dici che a Susa andresti sotto la bandiera PRC o SEL.

    Bene, tratto da Wikipedia (a proposito di polverizzazioni):

    Scissioni del Prc
    Rifondazione nasceva con l’intento di proseguire l’attività del disciolto Pci, ma voleva altresì raccogliere gli eredi della tradizione politica della sinistra alternativa. Col tempo sono nati scontri sul profilo politico e culturale da dare al nuovo partito e da ciò sono spesso nate scissioni e miniscissioni. Le più sostanziose sono state quelle dei Comunisti Unitari (poi confluiti nei DS), del Pdci, quest’ultima ha dato vita a un partito realmente duraturo e che è stato concorrenziale per il Prc fino all’aprile 2009, quando ha intrapreso un percorso di federazione e unità d’azione con Rifondazione Comunista. Altre scissioni importanti sono state quelle del Partito Comunista dei Lavoratori di Marco Ferrando e, infine, del Movimento per la Sinistra di Nichi Vendola.

    gennaio 1994 – Iniziativa Comunista
    14 giugno 1995 – Movimento dei Comunisti Unitari
    maggio 1996 – Cobas per l’Autorganizzazione
    novembre 1997 – Confederazione Comunisti/e Autorganizzati
    4 aprile 1998 – Azione Popolare
    11 ottobre 1998 – Partito dei Comunisti Italiani
    21 gennaio 2000 – Democrazia Popolare (Sinistra Unita)
    22 aprile 2006 – Progetto Comunista – Rifondare l’Opposizione dei Lavoratori
    18 giugno 2006 – Partito Comunista dei Lavoratori
    11 novembre 2006 – Unità Comunista
    8 dicembre 2007 – Sinistra Critica
    25 gennaio 2009 – Movimento per la Sinistra

  25. rccs:

    vorrei comunque capire se sia TAC o TAV: in molti documenti noTAV si parla di treni passeggeri in galleria, a regime pare dovrebbero essere 1 passeggeri ogni 5 merci.

  26. Alberto:

    @simona: Ho solo un dubbio: i tagli alla Sanità e alla Scuola sono fatti per rimediare i soldi per fare la Torino-Lione (costo: 10-15 miliardi), per fare l’EXPO a Milano (costo 12 miliardi) o per fare il Valico dei Giovi (6 miliardi)? Questo giusto per capire se il problema è che la TAV è inutile (ovvero ha un ritorno economico incerto) o se il problema è che è inutile come tante altre opere pubbliche in Italia e in Europa, ma che stando al di fuori di certe rotte politico-economiche se ne può parlare male liberamente?

  27. Pippo:

    Intanto Giovine è stato condannato in 1° grado di giudizio, insieme al padre, per le firme false alla sua lista.
    È consigliere regionale, chissà che fine farà la giunta Cota adesso già alle prese con un piccolissimo problema sulla Sanità, vedi assessore dimesso perché inquisita.
    Chissà se Giovine restituirà i lauti stipendi da consigliere visti che li ha avuti in questo modo?

  28. vb:

    @Alberto: Vedo che capisci perché l’intero modello di sviluppo, l’intera logica con cui i soldi vengono presi agli italiani tramite le tasse e allocate su grandi opere invece che su solidarietà e servizi, è sbagliato…

  29. Danilo:

    Ma i sitav che dicono che il paese ha bisogno di infrastrutture sono tonti o in malafede? Avete presente quante infrastrutture veramente utili si potrebbero fare se non si bruciassero 17 MILIARDI DI EURO solo per un tratto di ferrovia di cui nessuno sente la necessità?
    17 MILIARDI DI EURO sottratti ad opere veramente utili (ospedali, scuole, asili, trasporti, ricerca, ecc)

  30. mosk:

    intanto…
    http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/409347/

  31. Redsox:

    PUNKREAS AGGREDITI E GASATI DAI CARABINIERI MANDATI IN VALSUSA
    http://www.radiocage.it/blog/2011/06/30/punkreas-aggrediti-durante-la-notte/

  32. vb:

    E c’è anche la prima vittima, per quanto accidentale:
    http://www.nuovasocieta.it/torino/27816-tav-dopo-gli-scontri-blindato-dei-carabiniere-uccide-donna.html

  33. .mau.:

    @antonio #13: mi sembra strano che in un paese tutto piatto come l’Olanda occorrano tecnologie tipo il Pendolino che era nato per ridurre i disagi nelle curve in pendenza.

  34. Alberto:

    @vb: personalmente, ed è il motivo per cui sono sempre stato tiepido sui temi NOTAV, non sono convinto che un’opera pubblica si debba fare solo se ha un ritorno economico certo, anzi sono convinto che molto raramente si fanno opere pubbliche, anche in paesi più evoluti dell’Italia, solo in presenza di un “business case” positivo. Sono invece convinto che le opere pubbliche siano un modo, tra gli altri, per rivitalizzare le aree del territorio che faticano ad avere uno sviluppo. Da questo punto di vista trovo sempre curioso che in Italia si investa così tanto in zone del territorio con un’economia molto sviluppata, e che magari hanno già servizi molto buoni, e così poco in aree in via di sviluppo e sospetto che ciò accada perché le opere non obbediscono per nulla ad una strategia complessiva di sviluppo del paese ma al risultato di una trattativa tra potentati economici per forza di cose più potenti nelle zone del paese già più ricche. Da questo punto di vista, mio personale parere, ho l’impressione che ci siano mostruosità (vedasi quanto speso per l’EXPO di Milano) peggiori della Torino-Lione su cui pure ho le mie perplessità, come su tante altre opere ferroviarie legate all’alta velocità.

  35. victor:

    Carissimo Vittorio,
    hai ragione. Anch’io sono convintissimo che usino a piene mani la strategia dell’istigazione ad opera di infiltrati, perché i cortei di oggi erano pacifici e autorizzati. A Chiomonte già ieri giravano strani ceffi con vestiti marroni o neri ma firmati. Mi dispiace che mio padre, partigiano, abbia lottato per una simile democrazia, dove i poteri collusi hanno sempre il sopravvento a qualcunque prezzo e i media pensino solo a sbarcare il lunario vendendosi al potere che decide sulla pelle dei cittadini (votanti, paganti le tasse, ecc. ecc.). Siamo ormai alla dittatura di una pseudodemocrazia. Pensi di fare un’interrogazione in Consiglio?

 
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