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venerdì 15 Settembre 2006, 14:30

Non sono sempre i migliori che se ne vanno

Dialogo avvenuto cinque minuti fa (mentre scrivevo la bloggata precedente) qui in ufficio, a proposito di una news che ancora non sapevo:

Collega: “Adesso ti tocca bloggare anche sulla Fallaci!”
Io: “La Fallaci? Che ha fatto? Ma non è ancora morta?”
Collega: “Eh, appunto: è morta oggi…”

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25 commenti a “Non sono sempre i migliori che se ne vanno”

  1. paolo:

    Ma falla finita va…un pò di rispetto no eh?!

  2. Fabrizio:

    Per l’italiano, magari. Si scrive po’.

  3. paolo:

    Eh beh…la sostanza cambia davvero molto…
    Non sai a cosa attaccarti…sei messo proprio male…

  4. Mir:

    Diamole l’onore delle armi. Si e’ battuta a muso duro per qualcosa in cui sembrava convinta. Certo piu’ di molti parolai paraculi in circolazione che sei mesi prima affermano assolutamente e sei mesi dopo smentiscono categoricamente

  5. Attila:

    Credo che molti lavoratori ed ex lavoratori LIDL, che hanno avuto a che fare con i clienti di fede musulmana possono testimoniare che quello che diceva la Fallaci nn era proprio inesatto… mancanza di rispetto x le donne, mancanza di rispetto x alcun valore occidentale…. andate x un po’ a Sassuolo o a Reggio Emilia all’interno delle LIDL e mi direte cosa vedete…
    sono molto liberal da sempre… ma quando provi con mano tanti piccoli 11 settembre…
    diciamo che riesci a capire che quello che è successo a Parigi e a Birmingham nn è stato un caso, e manca davvero poco perchè accada anche in Italia….
    e diciamo che il multiculturalismo è (x citare Fantozzi che piace molto al nostro comune amico Grillo) una “Cagata Pazzesca” (scusate il francesismo…)…
    chi nn ha rispetto x gli altri nn merita rispetto… questo me lo insegnava mio nonno buonanima…
    nn sono il depositario della verità… ma chi si scotta con il fuoco… insomma sa cosa provoca molto meglio di chi lo vede da lontano…. nn trovate?

  6. Claudia:

    Sono molto giovane, ma io ricordo una sua intervista in cui parlava di Israele come di un martire……….ora mi chiedo….era la mia mente di bimba (non ricordo se aavevo 11 o 12 anni….)a capire una cosa per un’altra o davvero era il suo pensiero? E’solo una domanda…….se qualcuno rispondesse mi farebbe piacere……

  7. Bruno:

    Senza entrare nel merito delle sue opinioni personali, una cosa è certa: la Fallaci scriveva malissimo. Penso che sia autrice della peggior prosa mai pubblicata. “La lettera ad un bambino mai nato” è illeggibile a causa del pessimo stile e della sua retorica davvero senza vergogna.
    Addirittura l’ANSA, nel giorno della sua morte, parla di “stile enfatico e magniloquente”. Kundera, nell'”Arte del romanzo”, la porta ad esempio di pessimo stile e cattivo giornalismo. La terra le sia lieve: è stata per la prosa quello che i Vogon sono per la poesia.

  8. paolo:

    Purtroppo siamo noi(a casa nostra) che dobbiamo adeguarci ai loro stili di vita se no siamo considerati razzisti…
    Mentre la maggior parte di loro,scusate l’espressione colorita,”se ne fotte proprio” di carpire la nostra cultura!

  9. BlindWolf:

    Premetto che la nostra cultura ed i nostri valori sono importanti e non vanno dimenticati, svenduti, nascosti o accantonati nel nome del “politically correct”, abbiamo delle regole e chi entra in Italia è tenuto a rispettarle come un italiano deve rispettare le regole dei luoghi nei quali si reca.
    Ma non facciamo di tutta l’erba un fascio. Se ad un’assemblea di classe un musulmano si alza e dice che non vuole il crocifisso (dimostrando poca conoscenza della propria religione, dato che l’Islam apprezza la figura di Gesù Cristo) o la recita natalizia i giornali riportano la notizia. Se in altre 20 assemblee nessun musulmano ha niente in contrario la cosa “non fa notizia”. Ed ecco che l’uomo della strada ha l’impressione che tutti i musulmani siano intolleranti e cerchino di imporre la propria cultura. E come ha fatto notare Magdi Allam, la stragrande maggioranza degli arabi in Italia è laica.

    A me la Fallaci non stava simpatica, ma porto rispetto per la morte di chiunque.
    La Fallaci (che era una grande reporter di guerra secondo Igor Man, il giornalista italiano più esperto riguardo al mondo arabo) era una sostenitrice dello “scontro di civiltà”, e vedeva l’Islam come una minaccia fisica e culturale all’Occidente. Questa opinione è vittima della paura di un avversario sconosciuto e poco comprensibile e fa molta presa sulle persone facilmente impressionabili e sui partiti politici che speculano sull’argomento immigrazione.
    Io personalmente sostengo l’altra opinione: quella secondo cui l’obiettivo dell’integralismo non è l’occidente (in cui è impossibile imporre un fondamentalismo islamico) ma le nazioni musulmane moderate. Gli attentati a New York, Madrid e Londra hanno come obiettivo la dimostrazione della forza di Al Qaeda agli arabi, non agli occidentali. E le guerre combattute contro tale organizzazione terroristica sono l’ulteriore dimostrazione della sua forza ( http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/rubricahome.asp?ID_blog=40 ).
    Quel che è peggio, i toni usati dalla Fallaci nei suoi ultimi libri possono essere usati dai fondamentalisti per fomentare ulteriori campagne di odio, e questo a casa mia si chiama “boomerang”.

  10. Attila:

    NN è alzarsi e chiedere di togliere il crocefisso e altre amenità del genere…
    io parlo di 4 aggressioni a cassiere nel giro di 20 giorni all’urlo “Tu sei una donna e nn hai diritto di darmi nessun ordine” (tipo rispettare la fila o mettere tutti i prodotti sul nastro), a Reggio Emilia in una mia filiale… ti racconto di una cassiera finita in ospedale con la spalla rotta da un pugno, perchè, dato che erano 4 maschi magrebini che la stavano insultando x nn si sa ben quale preciso motivo, lei dava la schjiena ad uno di loro, cercando di scusarsi con gli altri 3… questo si è sentito offeso e al grido di “Tu sei donna e mi devi guardare quando parlo”, l’ha colpita… stava x infierire quando il caso ha voluto che fosse lì presente un maresciallo della GDF che ha estratto il tesserino… al che l’eroe è scappato… gli altri 3 ovviamente hanno detto di nn conoscerlo, ma giustificavano il gesto x il grave affronto…
    a Sassuolo ho avuto 6 aggressioni in 1 mese… di cui 1 in cui un fanatico ha cominciato a lanciare tutti i prodotti derivati dal maiale che incrociava nel frigo… urlando che “Quello schifo insudicia il mio cibo”…
    potrei raccontarne molte altre…
    in alcuni esercizi di Sassuolo gli occidentali nn sono graditi (x usare un eufemismo)… e te lo fanno capire mostrandoti “un po’ di lama” (a me è successo personalmente)…
    essere tutti amici è molto facile a parole… poi arrivano i fatti…

  11. Simone:

    Tutto cio’, Attila, accadeva fino a 50 (30?) anni fa anche in alcune regioni d’Italia. Bisogna essere il cambiamento che si vuole vedere nel mondo, se vuoi evitare di finire al fronte o di vedere tuo figlio morto comincia col pensare che lo scontro non e’ una soluzione, perche’ non sempre al fronte ci vanno gli altri. Che poi siamo noi. (Vittime e carnefici /quote)

  12. Rinaldo Sidoli:

    Non mi turba la morte di una persona che ha fatto del dialogo solo uno strumento di ricatto. Mi dispiace per la famiglia che sia morta ma questo non la santifica. E’ stata un scrittrice mediocre che ha saputo cogliere i momenti giusti per dare sfogo al suo razzismo e alla sua intolleranza contro culture che hanno diversiti modo di vivere. Il dialogo è la forma più nobile per uno scrittore non l’insulto.

    http://www.sidoli.org

  13. BlindWolf:

    x Attila: non nego affatto i riprovevoli episodi che citi ma:
    1) il fanatico che se l’è presa con le carni suine è stato un caso unico. Non credo che tutti i musulmani si comportano in qual modo alla vista di una salsiccia. Ci saremo calati le braghe quando abiloremo per legge la carne suina.
    2) quelli che “non gradiscono gli occidentali” o aggrediscono le cassiere non lo fanno per motivi religiosi. Lo fanno perchè sono dei criminali e basta, e come tali vanno trattati. Il Corano non c’entra niente con il loro comportamento e se c’entra è solo un pretesto.

  14. BlindWolf:

    (oops: al punto 1) leggere “si comportino in quel modo”. Non ho riletto l’intera frase prima di postarla.)

  15. Attila:

    Signori,
    stiamop parlando dell’UNICA reporter/scrittrice italiana citata internazionalmente, e internazionalmente riconosciuta (se qualcuno parla della Maraini o della Gruber, nn credo possa essere preso sul serio).
    Stiamo parlando dell’unica donna a poter intervistare l’Ayatollah Komeini… che si è levata in modo plateale il velo davanti ma quell’omuncolo…
    stiamo parlando di quell’unica smentita che il signor KISSINGER ha dovuto ritirare nella sua carriera, quando si è sentito alla TV NBC il suo nastro, che riportava le esatte espressioni…
    x quanto riguarda i cd “singoli casi d fanatismo”… signori, sveglia!
    sono tollerati se nn approvati dalla maggioranza di loro… e quello che ho citato nn sono casi sporadici… chiedetelo anche ad altri miei ex colleghi…
    ancora: nn ho mai visto nel sud Italia girare una donna con il burqa, o essere sfregiata con l’acido perchè rimasta vedova…
    cerchiamo di nn scherzare troppo su certe cose…
    uno nn è che può dire di essere sempre in contatto con gli islamici perchè qualche volta mangia il falafel o il doner-kebab (che poi è stato inventato dagli immigrati turchi in Germania, x la cronaca) in qualche chioschetto con la scritta in caratteri arabi…

  16. BlindWolf:

    Io non nego le doti della Fallaci come giornalista o scrittrice. Ma ritengo sbagliate le sue paure sul concetto “l’Islam vuole colononizzare/distruggere/sottomettere l’Occidente” (fin qui sono opinioni personali e le rispetto anche se non le condivido) e soprattutto ritengo provocatorie ed offensive le parole che utilizzava.

    La differenza tra fanatico e balordo l’ho già spiegata. E sulle centinaia di migliaia di immigrati di religione musulmana anche se solo l’1% è composto da fanatici prima o poi qualcuno lo si incontra. Specialmente in posti dove c’è molta gente (come in un supermercato a basso costo).

    Per quanto riguarda il burqa leggi l’inizio di questo http://bertola.eu.org/nearatree/?p=192 . Tra le nazioni arabe ci sono vari livelli di integralismo e di occidentalizzazione, quindi non farei di tutta l’erba un fascio.

    I parametri culturali (quando non sconfinano nella violenza, sia chiaro) non sono necessariamente “migliori” o “peggiori”. Ma quando in altri popoli vediamo delle impostazioni culturali che appartengono al nostro passato le etichettiamo come “vetuste”, “primitive”, “barbare”; quando ne vediamo di inedite le etichettiamo come “indecenti” e “decadenti”. In Italia le donne hanno il diritto di voto da soli 60 anni: siamo davvero culturalmente tanto avanti?

    Per quanto riguarda gli atti culturalmente accettati in una nazione integralista ma illegali in Italia la risposta è semplice: applicare la legge. Così in futuro qualcun altro ci penserà più volte prima di commettere comportamenti simili.

  17. vb:

    Bene, sono contento di andare via per il weekend e ritrovarmi tutti questi commenti… la prossima volta faccio un post con scritto soltanto “Fallaci, commentate qui”. Comunque domani, se ho un attimo, magari sostanzio un po’ meglio il mio pensiero sulla signora (ma non so, ci sono tante notizie interessanti che vorrei commentare).

  18. Simone:

    Demir usa carne piemontese e non ha scritte arabe.

  19. Xenomorph:

    Demir usa carne piemontese, e non ha scritte arabe, e fa pure un’ottimo Kebab, ma non è di questo che voglio parlare.

    Io vorrei parlare del fatto che Demir è mussulmano, e sua moglie porta il velo sulla testa. E del fatto che io non mi sento affatto minacciato da ciò. Proprio oggi pomeriggio suo figlio era a casa mia a guardare Kiki’s Delivery Service (del grande Miyazaki) con mia figlia, dopo l’asilo.

    Quello che però la Fallaci scrive all’indomani dell’11 settembre è testualmente:
    “Usama Bin Laden afferma che l’intero pianeta Terra deve diventar musulmano, che dobbiamo convertirci all’Islam, che con le buone o con le cattive lui ci convertirà, che a tal scopo ci massacra e continuerà a massacrarci. E questo non può piacerci, no. Deve metterci addosso una gran voglia di rovesciar le carte, ammazzare lui. Però la cosa non si risolve, non si esaurisce, con la morte di Usama Bin Laden. Perché gli Usama Bin Laden sono decine di migliaia, ormai, e non stanno soltanto in Afghanistan o negli altri paesi arabi. Stanno dappertutto, e i più agguerriti stanno proprio in Occidente. Nelle nostre città, nelle nostre strade, nelle nostre università, nei gangli della tecnologia. Quella tecnologia che qualsiasi ottuso può maneggiare. La Crociata è in atto da tempo. E funziona come un orologio svizzero, sostenuta da una fede e da una perfidia paragonabile soltanto alla fede e alla perfidia di Torquemada quando gestiva l’Inquisizione. Infatti trattare con loro è impossibile. Ragionarci, impensabile. Trattarli con indulgenza o tolleranza o speranza, un suicidio. E chi crede il contrario è un illuso.”

    E allora mi viene da dire: io posso capire che sei sconvolta dall’enormità di quanto è appena accaduto, ma se sei una persona che ha una certa visibilità, una certa fama, anche solo un ascendente su un determinato gruppo di persone, ma allora… devi sapere che hai delle responsabilità ben precise, che non puoi metterti a sbraitare la prima cosa che ti viene in mente, senza pensare alle conseguenze. Ti mordi la lingua, trai un bel respiro, ci rifletti sopra, e poi inizi a parlare.

    Inoltre, se non sai scrivere, evita di scrivere. Il paragrafo riportato sopra, porta in sé un’implicazione, chiara e pulita: “Ammazziamo tutti i mussulmani che si trovano nelle nostre città, strade, università: non abbiamo alternative”. Sono sicuro che non è esattamente questo che lei voleva scrivere, ma è nei fatti esattamente quello che ha scritto.

    E questo è quanto sulla Fallaci, come giornalista/opinionista e scrittrice. Quanto alla Fallaci come persona, esprimo tutto il mio cordoglio per la sua dipartita.

  20. vb:

    Beh, io ho postato il mio commento oggi, quindi vi rimando là. Ma in effetti la discussione meriterebbe altro spazio, al di là della figura della Fallaci stessa; mi sembra difatti che vi sia un sentimento xenofobo (verso i musulmani ma non solo) che è molto più diffuso di quanto sembri.

    Solo nell’ultimo mese, mi è capitato di andare in vacanza in Turchia e incontrare una signora milanese, di mestiere psicologa infantile, che ha definito i cinesi “un miliardo di criminali che ammazzano le bambine e vivono di mafia”, invocando la chiusura delle frontiere; e di parlare con il direttore commerciale di una banca che ha passato un quarto d’ora a lamentarsi degli zingari che scippano i passanti in piazza San Carlo, descrivendo il centro di Torino come il Far West. Potete pensare quel che volete, ma o si risolve in fretta il desiderio di sicurezza degli italiani, o diventeremo un paese violentemente razzista.

  21. Attila:

    Ma scusatemi….
    le battaglie di Vienna, Lepanto o Roncisvalle nn ci hanno insegnato niente….
    e nn è razzismo o xenofobia… è storia…
    e guardate che Ratzinger nn ha detto niente di storicamente falso…
    sapete che nelle nostre regioni Insulari ancora nel 1700 c’era l’urlo “MAMMA LI TURCHI” x indicare i razziatori che arrivavano dal mare e nn erano turchi, ma maghrebini…
    e addirittura nel 1200, in un Europa nel pieno del medio evo, Avicenna (musulmano), diceva che era + sicuro stare in mezzo ai fanatici cristiani, che nn dall’altra parte…
    calcolate che oggi i fanatici cristiani sono una piccolissima comunità che fa ridere (se nn ci fossero stati casi come WACO), mentre in altre regioni del Mondo (leggi Iran, Palestina, etc…) sono la maggioranza dei votanti…
    ci potrà essere qualcosa su cui meditare o no?

  22. Xenomorph:

    Mah, chissà cosa urlavano invece le popolazioni nord-europee quando arrivavano le legioni degli antichi Romani… stando a Tacito: “Ubi solitudinem faciunt pacem appellant” – “Dove fanno il deserto, la chiamano pace”, parole attribuite a Càlgaco capo dei Caledoni, prima dello scontro finale contro i Romani.
    Aspetta! Forse è proprio per questo che tutt’oggi gli italiani sono guardati dall’alto in basso da Tedeschi, Inglesi e compagnia bella… ma da quello che dici, avrebbero tutte le ragioni. O no?

  23. Attila:

    Ti faccio io un paio di domande…
    sei mai stato al Cairo o in Arabia Saudita o a Teheran?
    beh io sì… e ho visto condizioni di vita e modi di lavorare che in occidente sono stati sorpassati… beh più o meno nel medioevo…
    forse che “loro” siano rimasti là?
    sapete che gli “idolatri” in occidente nn vengono più legalmente perseguiti da prima dell’inizio dello scorso secolo?
    sapete che nn vi è una vera e propria legge scritta nella maggior parte delle circoscrizioni iraniane… ma è tutto lasciato all’interpretazione del giudice… che nn è proprio laico?
    ma la cosa + impressionante è vedere come gli immigrati siano molto + radicali dei loro conterranei nei comportamenti…

  24. Alberto:

    Scusa, ma cosa significa che “gli idolatri in occidente non vengono più legalmente perseguiti da prima dell’inizio dello scorso secolo”?
    Mi ricordate per favore in che paese sono state istituite le “leggi razziali”? In Qatar o nel nostro bellissimo Belpaese? Ed è successo nel medioevo oppure meno di 70 anni orsono?
    Se ogni tanto provassimo a ricordarci della nostra storia e quali lugubri strade abbiamo percorso per arrivare dove siamo forse riusciremmo a provare un po’ di vergogna nel proporci come modello di civiltà, no?
    Ciao
    Alberto

  25. Xenomorph:

    Ed inoltre, le “condizioni di vita e modi di lavorare” a cui Attila allude sono comuni al 90% (a peccar per difetto) dell’orbe terracqueo, mica sono prerogativa caratterizzante dell’Islam.

    Quanto alla radicalità dei comportamenti, ma suvvia… distinguiamo tra quello che ci può dare fastidio – più o meno a ragione – di una cultura estranea alla nostra, e i veri comportamenti criminali.
    D’altronde, anche l’italiano si radicalizza quando va all’estero: quanti ne ho visti a cercare una pizzeria dall’altra parte del mondo… (e poi lamentarsi pure che la pizza faceva schifo [oooh, big surprise!])

 
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