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mercoledì 6 Settembre 2006, 20:04

Gocce di pioggia su di me

Sono tornato in ufficio da questa settimana, sentendomi in colpa per la scarsa attività fisica di quest’estate (anche se il viaggio, a dire il vero, è stato molto movimentato). E così, visto che stamattina su Torino splendeva un bel sole, non ci ho pensato un attimo e ho preso la bici!

Ovviamente, come sempre accade in questi casi, nel pomeriggio il cielo si è oscurato di colpo, è diventato grigio e ha cominciato a minacciare pioggia. Avrei potuto uscire un po’ prima dall’ufficio, ma verso le cinque è scoppiato il solito caso di manager insoddisfatti e cazzinculo volanti a trecentosessanta gradi, per cui non sono riuscito ad uscire fino alle sei e venti.

E a quel punto, appena ho messo mano sulla bici, ha cominciato a piovere.

Mi sono affrettato, e all’inizio la pioggia era scarsa; ma poco dopo ha cominciato a intensificarsi. Ho provato ad attendere un po’ in un luogo asciutto, sotto un albero, ma visto che non smetteva, mi sono rassegnato e ho ricominciato a pedalare sotto il diluvio.

Non è stato così spiacevole, ma ho imparato alcune lezioni: ad esempio, evitare le strade in discesa e fare attenzione alle auto sgommanti. Ho maledetto ancora una volta quel vero scandalo che è la passerella ciclopedonale della Pellerina, sospesa tra il cortile di una casa e un percorso tortuoso, fangoso e pieno di voragini in mezzo al parco. Ho affrontato la salita di via Pietro Cossa senza nemmeno accorgermene, col rapporto da pianura, talmente avevo voglia di arrivare. E ho scoperto che comunque anche sotto la pioggia battente c’è tanta gente in giro a capo scoperto, massaie sorprese, ragazzi col pallone, persino corridori nel parco, e una spazzina africana che cammina tranquilla come se non ci fosse nulla di strano.

Anche perchè, in effetti, non c’è nulla di strano nel prendersi la pioggia; forse la nostra società, naturofobica e piena di tecnologia per tutto, se l’è un po’ dimenticato.

Però poi fa piacere arrivare a casa, strizzare i vestiti, e potersi dedicare alla preparazione dello spezzatino al curry…

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7 commenti a “Gocce di pioggia su di me”

  1. .mau.:

    infatti. Il problema della pioggia sta più che altro nelle pozzanghere, e nelle auto che le prendono che è un piacere. Per il resto, soprattutto se si sa che si arriva a casa e quindi ci si può cambiare, non c’è problema.

  2. BlindWolf:

    La nostra società, in termini di schizzinosità, si sta avvicinando a quella del film “Demolition man”.
    Ma i medici avvertono che il rischio di malattie non diminuisce, in quanto il nostro corpo sviluppa meno anticorpi e pur venendo in contatto con meno agenti patogeni è più sensibile ad essi.

  3. Danilo Paissan:

    Piu` vai a nord e meno ambrelli vedi quando piove…

  4. Desmentera:

    Eh, l’ho presa anche io la pioggia ieri, la stessa tua. Però ero in scooter ed in canottiera. Le gocce addosso fanno male come piccole pietre quando vai avanti. Ma, sapendo di giungere a casa, me la sono goduta tutta. Inoltre, è bellissimo passare in mezzo ad una pozzanghera su due ruote e vedere l’acqua che si sposta come se tu fossi una barca. Nostalgia marina a paletta.
    Odio gli ombrelli. Se proprio non viene giù “Po e doira” lo evito volentieri.
    Tanto quando lo hai dietro non piove mai. :-)

  5. Simone:

    Tanto i vestiti bagnati dalla pulitissima pioggia urbana li lava qualcun altro / lavare i vestiti non li usura.

    Consumisti!

  6. Bruno:

    Il fatto che la pioggia sia dannosa e che vada evitata sotto portici e balconi è un puro stereotipo. A meno che tu non sia appena stata dalla pettinatrice, s’intende. Ricordo che appena trasferitomi a Torino mi stupivo di come la gente si riparasse ossessivamente dalla pioggia… Neanche venisse giù acido solforico!

  7. Marco:

    C’e’ pioggia e pioggia…. d’estate puo’ non essere un problema, ma da meta’ ottobre in poi quel bel vento teso gelido che te la sbatte orizzontale in faccia quando ci sono 7 o 8 gradi (ma sembrano -5), e ti scassa pure l’ombrello, e’ una cosa che congilio solo agli amatori .

    Ok, e’ un fenomeno da citta’ di mare e forse a TO e’ piu’ raro ;)

 
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