Lascito olimpico
Non sto (ancora) parlando dello stadio Olimpico, del cui scempio peraltro l’intera città si è finalmente accorta.
Invece, di fronte a casa mia, sull’angolo di piazza Massaua, in uno dei punti più strategici di Torino, a un semaforo dalla tangenziale e con la fermata della metro proprio davanti, hanno aperto per le Olimpiadi un Holiday Inn. Oddio, tre mesi prima dei Giochi era ancora uno scheletro di cemento armato, tanto che nessuno pensava fosse possibile finirlo in tempo; e invece, con uno sprint incredibile, sono riusciti ad aprire tutto proprio il giorno della cerimonia inaugurale.
E’ un bell’albergo, per quanto il colore verzolino faccia storcere il naso a molti; non ho mai visto le camere, ma sulla strada ci sono delle enormi vetrate da cui si poteva osservare la sala colazione, una serie di salottini, di sale riunioni… il tipico arredo da albergo internazionale d’affari e da turismo, comunque carino ed elegante.
Eppure, nonostante veda relativamente spesso dei taxi che fermano davanti alla porta, da qualche giorno sulle vetrate sono comparsi due cartelli: “Affittasi garage interrato da 150 posti con licenza di uso pubblico” e “Affittasi locali commerciali da 50 a 600 mq“. Nel contempo, con lo scopo di preparare i suddetti locali, la sala colazione e le sale riunioni sono già state sbaraccate.
Forse che tutti i discorsi che ci sono stati ammanniti per anni, sul lascito turistico delle Olimpiadi, si sono rivelati una favola? Peraltro spero davvero che quest’agosto non siano venuti a Torino troppi turisti: si sarebbero trovati di fronte a una città niente affatto deserta, ma con praticamente tutti i locali e i negozi del centro chiusi, e avrebbero avuto serie difficoltà a mangiare un panino, figuriamoci a fare shopping.
Infatti, la maggior parte dei negozianti torinesi, tra una lamentela sulla crisi e un incontro col sindaco contro la pedonalizzazione del centro, quest’anno ha fatto quattro o cinque settimane di ferie, tutte rigorosamente attorno ad agosto. Probabilmente avevano fatto troppi soldi durante le Olimpiadi.