Chiamate di auguri
Oggi ero incerto se parlare di treni oppure di Berlusconi. O magari di tante altre notizie cattive o meglio ancora cattivelle, quelle che in fondo non ti devastano la vita ma sono un segno tangibile e continuo di come le cose stiano andando allo sfascio, anche se ormai non possiamo che riderci sopra sarcasticamente.
Ma, almeno oggi, mi sembrava meglio lasciar perdere e limitarmi a fare gli auguri. Ne esiste motivo? tutto sommato penso di sì. Anche se la paura è tutto attorno a noi, la vita sorprendentemente continua. Scommetto che anche se davvero, grazie all’avidità e all’incoscienza degli uomini, la nostra società dovesse implodere in una crisi sempre più grave, la vita troverebbe comunque il modo di scrollare le spalle e continuare.
Dunque chiamate il Natale, chiamate il vostro Dio, o soffio dell’anima o spirito vitale o mistero – forse la parola più adatta – e digitando il numero sul vostro cellulare nuovo chiedetevi se e cosa risponderà . In realtà , non c’è bisogno di attendere che sollevi la cornetta; ha già risposto prima.
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