Cellu figo
Purtroppo non ho potuto fare la telefonata di Natale in quanto non ho ancora comprato il cellulare nuovo; ciò mi rende tuttavia interessato ai confronti tra cellulari. Per questo ho trovato interessante il rapporto di una società di consulenza americana, che sostiene la teoria secondo cui gli utenti di iPhone sono tutti psichiatricamente malati, e in particolare vittime di fantasie che li portano a negare l’indubbio fatto che l’iPhone fa schifo.
Effettivamente, da utente Apple, devo dire che una sindrome di superiorità da Mac è sempre esistita: del resto avere un Mac, nell’epoca d’oro di Windows (gli anni ’90), era un segno di stravaganza che il soggetto in questione doveva pur giustificare in qualche modo. In presenza di altri informatici, l’utente Apple è dunque tenuto a portare il discorso su tutte le magnifiche cose che il suo computer fa meglio di quelli con Windows, tenendo invece ben nascosti alcuni dettagli come i prezzi tradizionalmente esorbitanti e l’inspiegabile mancanza di un pulsante sul mouse, argomenti che se menzionati vanno negati a qualsiasi costo (“ma dai, tremila euro per un PC da scrivania non è mica tanto!”, “ma a cosa ti serve il pulsante destro, per fare la stessa cosa col Mac basta mettere il mignolo sul tasto CTRL, due dita incrociate sul trackpad e con l’altra mano descrivere un ampio cerchio in direzione della Mecca!”).
Unite questa tradizione alla naturale competizione per la supremazia di branco sottesa all’esibizione di un cellulare, e capirete perché, sotto sotto, l’analisi degli americani potrebbe non essere sbagliata: piuttosto che ammettere che uno smartphone su cui ci sono voluti anni per introdurre il “copia e incolla” potrebbe non essere il massimo dell’evoluzione tecnologica, un possessore di iPhone si farà sbranare dai cani.
D’altra parte, in Italia l’iPhone ha spopolato (attualmente mi dicono di liste d’attesa sui tre mesi per averlo, a meno di non corrompere qualcuno) e la società di consulenza americana, molto semplicemente, potrebbe essere stata pagata da un concorrente.
E allora, liberi tutti: che ognuno usi il cellulare che vuole e non rompa le scatole agli altri. Io, ad esempio, ho un HTC P3600 con Windows Mobile (aziendale, ci tengo a precisare: non avrei scelto una roba del genere nemmeno sotto tortura) che va proprio bene, un vero gioiellino che pensavo di regalare a una persona che amo, per esempio, che so… Del Piero?
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