A tutto c’è un limite
Ieri sono andato da ateo al battesimo di mio nipote, in parrocchia insieme ad altri bimbi, ed ero preparato a tutto. Ero preparato al pubblico in tiro, alla cerimonia prolungata, all’abbondanza di flash e telecamere che neanche alla notte degli Oscar, al presepe con le statue a grandezza naturale, alle ripetute aspersioni e unzioni dei poveri bambini, alla processione esultante per i quattro angoli della chiesa.
Ma quando il padre dell’altro battezzando, avendo anticipatamente prenotato lo spazio per una preghiera specifica, è stato invitato sullo scranno di fianco al presepe, vi è salito, ha assunto una espressione compunta e, circondato dalla raffigurazione del cielo stellato di Galilea, ha esordito con la frase “Signore, il nostro piccolo Brian da oggi è cristiano…”, ecco lì non ce l’ho fatta più. Però sono riuscito a non ridere!
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