Telepasso sotto silenzio
Degli aumenti insensati delle autostrade piemontesi ho già parlato alcuni giorni fa; volevo però mettervi in guardia su una vicenda a me capitata.
Da un paio d’anni ho preso il telepass – precisamente da quando il mio commercialista mi ha detto che, se volevo poter detrarre dal reddito le spese dei viaggi di lavoro, per il fisco non erano più sufficienti le ricevute dei caselli autostradali, ma serviva una fattura intestata a me, ottenibile o raccogliendo gli scontrini e inviandoli a fine anno alle autostrade per farseli fatturare (hai voglia) o con il telepass.
E così, mi sono piegato all’insensata gabella del canone mensile – il telepass fa risparmiare alle autostrade i costi dei casellanti, sarebbero loro a doverti fare uno sconto… – e ho preso l’aggeggino, che in effetti ti risparmia anche le code.
A gennaio dell’anno scorso, raccogliendo le fatture a fine anno, mi ero accorto che un viaggio mi era stato addebitato nella classe sbagliata, come se fossi stato un furgone. Facevano un paio di euro in più, ma per principio ho scritto a info@autostrade.it chiedendo la correzione; e dopo qualche giorno mi risposero che la cosa era stata effettuata.
Qualche giorno fa, raccogliendo le fatture del nuovo anno, mi sono accorto che mi era sì stato riaddebitato il pedaggio correttamente, cioè con un paio di euro in meno, ma… non mi era stato stornato quello sbagliato! Così ho dovuto riscrivere, e dopo un po’ di giorni mi hanno risposto che lo storno era stato già effettuato un anno fa, ma c’era stato un “errore tecnico” nella processazione e così non era andato a buon fine.
Naturalmente mi hanno giurato che vedrò un rimborso sulla prossima fattura… ma quante persone si mettono a controllare viaggio per viaggio le fatture del telepass? Eppure, visto l’andi, credo che convenga farlo sempre: guarda caso, gli errori sono sempre a sfavore del cliente…
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