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mercoledì 27 Gennaio 2010, 13:16

Nuove a Porta Nuova

Ieri, dopo alcune settimane dalla mia ultima e turbolenta visita, ho preso un treno da Porta Nuova.

Con la ristrutturazione Porta Nuova ci ha guadagnato in sicurezza e luminosità, ma si è anche trasformata in un contenitore semivuoto di negozi e attività commerciali perennemente “in prossima apertura”. Se dovessi scommettere, penso che molte non apriranno mai, a meno di un improbabile cambio di clima economico; scommetterei anche che parte dello sciagurato tentativo di abolire la fermata di Porta Susa dei treni alta velocità fosse legato all’idea di costringere la parte più danarosa della clientela ad attraversare per forza il centro commerciale di Porta Nuova per prendere il treno per Milano.

Comunque, in queste ultime settimane qualcosa è cambiato: infatti, dopo una brevissima esistenza, hanno già chiuso la nuova biglietteria allestita nella sala dai soffitti di legno sul lato di via Nizza, e l’hanno spostata in un nuovo vano davanti ai binari, lato via Sacchi. Bene, finalmente sarà una sistemazione definitiva? Mah, spero di no: infatti la nuova biglietteria è ancora più piccola della precedente, e pur essendo andato in un momento di morta (le 11:30 del mattino) la coda era di una ventina abbondante di persone.

Per non parlare del fatto che anche qui, sebbene in maniera meno devastante che a Milano Centrale (a Milàn fanno sempre le cose in grande), sono riusciti ad abbattere l’efficienza del percorso di accesso ai treni. Se i nostri padri nel 1861 avevano costruito la stazione con la biglietteria esattamente al centro c’era un motivo: entrando da qualsiasi ingresso si convergeva direttamente al centro, si faceva il biglietto e si andava dritti ai binari. Oggi no; bisogna arrivare fino ai binari, andare fino in fondo al lato destro, fare il biglietto, e poi se il treno è sui primi binari bisogna riattraversare tutta la stazione. D’altra parte, logicamente al centro della stazione ci deve stare un negozio di intimo per signora, no?

In compenso ha aperto il nuovo supermercato, presso l’ingresso su via Sacchi circa a metà della stazione. E ho trovato molto indicativo sull’attuale stato di Torino che esso sia in realtà un discount della catena Dico

[tags]stazione, ferrovie, torino, porta nuova, trenitalia, trasporti[/tags]

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5 commenti a “Nuove a Porta Nuova”

  1. mosk:

    Errore: nel 1861 lo spazio centrale dove fino a poco tempo fa c’erano le biglietterie era occupato dai binari, come si può vedere qui:
    http://www.grandistazioni.it/cms-file/immagini/grandistazioni/TO_p_1908_533x350.jpg
    Può anche darsi che all’epoca i biglietti si facessero direttamente sul treno e che non ci fosse la biglietteria a terra

  2. .mau.:

    la biglietteria era lì già il 18 dicembre, però.
    Comunque a Porta Nuova la distanza per arrivare ai treni è rimasta la stessa, direi.

  3. vb:

    Sì, perlomeno non devi infilarti nei sotterranei e poi fare i tornanti su tapis roulant lentissimi…

    (In realtà c’è un leggero allungamento perché hanno chiuso i corridoi laterali sostituendoli con un solo passaggio centrale circondato dai negozi, anche se ora pare che riaprano dei corridoi sui lati per mettere negozi anche lì)

  4. Bruno:

    Certo che se i nostri bisnonni avevano fatto le ferrovie in un certo modo, dovevano avere sicuramente motivazioni valide. Io farei tutto come a quei tempi: una bella biglietteria grande al centro, senza quelle noiose macchinette sparse per la stazione a distribuire biglietti. E senza internet per prenotare i biglietti. Questa cosa delle linee elettrificate, poi… Meglio il carbone, come nel 1861!

  5. mfp:

    vb, dipende… se aggiungi una tabella che funge da indice… ovvero una cartina all’ingresso… e’ meglio come e’ ora. Ma se metti solo le macchinette sparse qui e li’… dimenticando freudianamente la cartina perche’ a fare il lavoro e’ il 16esimo passamano rispetto a chi ha preso il bando…

    tip: per lo meno credo sia analogo alla paginazione lru che mi e’ stata spiegata ieri da un giovane informatico.

 
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