Per il weekend
Gli appuntamenti principali di questo weekend sono due.
Uno è l’inizio del campionato di calcio; domani sera, in posticipo, si gioca Toro-Parma. Spero di riuscire un po’ più avanti a postarvi un po’ di riflessioni sul nuovo stadio e sui principi un po’ balzani del Nuovo Calcio Moderno. Se invece siete interessati al calcio minore, oggi alle 16, non più trasmessa in chiaro da Sportitalia perchè vuoi mica che i tifosi gobbi non si lascino spremere fino alla fine (5 euro a botta su Mediaset Premium…), inizierà la partita tra il Rimini e una squadra in maglia da carcerato. Sarà serie B, ma lo stile Juve rimane lo stesso.
Il secondo, però, è il Festival delle Sagre di Asti, la migliore festa culinaria di piazza d’Italia, che inizia stasera e va avanti fino a domani sera. Vi consiglio di non mancarla; c’è, è vero, un gran casino e se arrivate nelle ore di punta farete coda sin dall’autostrada (spesso ci sono auto ferme sulla corsia di destra sin da due o tre chilometri prima degli svincoli, in coda per uscire) e poi nella piazza. Ma ne vale assolutamente la pena, ed esistono comunque modi per alleviare di molto il casino.
Il primo è prendere il treno: da Torino Lingotto, dove si parcheggia facile, ci sono continuamente treni, e la stazione di Asti è a cento metri dalla fiera. Il secondo è di essere lì in anticipo, e iniziare il giro non oltre mezzogiorno (a pranzo) o le 19 (la sera), in modo da trovarsi poi a far coda per i primi quando la massa è agli antipasti, e così via.
Vi consiglio di stampare la mappa degli stand e l’elenco dei piatti, per muovervi più velocemente; ogni stand offre due piatti, tipicamente un antipasto o dolce e un primo o secondo; acquistando il primo o secondo vi danno anche un bicchiere di vino, per il quale dovete aver acquistato precedentemente per 50 centesimi (o portato da casa) la tracolla con il bicchiere di vetro dentro (niente plastica). Io raccomando gli agnolotti d’asino e le tagliatelle all’uovo con tartufo, ma sappiate che la coda per queste ultime tipicamente arriva a parecchie decine di minuti (organizzatevi).
Per quanto settembre sia sempre un mese complicato per me (vedi il racconto dell’anno scorso…), domani a pranzo non potrò mancare!