Sky
Vittorio vb Bertola
Affacciato sul Web dal 1995

Sab 20 - 0:55
Ciao, essere umano non identificato!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
chi sono
chi sono
guida al sito
guida al sito
novità nel sito
novità nel sito
licenza
licenza
contattami
contattami
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vecchi blog
vecchi blog
personale
documenti
documenti
foto
foto
video
video
musica
musica
attività
net governance
net governance
cons. comunale
cons. comunale
software
software
aiuto
howto
howto
guida a internet
guida a internet
usenet e faq
usenet e faq
il resto
il piemontese
il piemontese
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
software antico
software antico
lavoro
consulenze
consulenze
conferenze
conferenze
job placement
job placement
business angel
business angel
siti e software
siti e software
admin
login
login
your vb
your vb
registrazione
registrazione
lunedì 11 Settembre 2006, 22:51

Ancora sui supermercati

Stasera, tornando a casa dopo un panino in birreria, mi è venuta improvvisa voglia di gelato. Sono passato dalla solita gelateria di via Monginevro, ma era chiusa; e così, tornando a casa, ho pensato che era ancora aperto il Carrefour di corso Montecucco.

Si tratta del primo, storico ipermercato che aprì all’interno dell’abitato di Torino nel 1989; prima, c’erano soltanto (pochi) ipermercati in prima cintura, come le Città Mercato di Venaria e Rivoli, tutti rigorosamente della Fiat. Allora si chiamava Continente e quando, una decina di anni dopo, cambiò di botto nome in Carrefour i suoi clienti abituali, tra cui me e .mau., ne restarono sconvolti; ricordo anzi che a questo argomento dedicammo ampio spazio a margine di una riunione romana della Naming Authority.

E’ stato comunque il primo ipermercato dove io abbia fatto la spesa, per le feste con gli amici quando ancora andavo al liceo; insomma, nonostante le varie trasmutazioni, e nonostante abbia smesso da un pezzo di farci la spesa (vennero poi le Gru, e quindi il Lidl), ci resto affezionato.

Sono andato quindi a farci un giro, con lo scopo di comprare una vaschetta di gelato e venir via, dopo anni che non ci entravo. E sono rimasto sconvolto.

Intanto, dentro tutto è vecchio, sciatto, sporco, o almeno così mi sembra adesso (forse siamo solo abituati a ipermercati sempre più grossi e luccicanti). Poi, ho fatto un giro e ho visto (oltre a scaffali mezzi vuoti con le cose buttate un po’ lì) che i prezzi sono comunque alti: lo stesso pacco di biscotti al cioccolato che al Lidl costa 1,69 euro, qui ne costa 1,95. E poi, per uscire ho fatto venti minuti di coda abbondanti: c’erano pochissime casse aperte, e quella “veloce” aveva ben ventisei persone davanti a me. C’era un po’ meno coda solo nelle casse riservate ai possessori di tessera fedeltà, di due tipi diversi. Insomma, anche al Lidl c’è spesso coda, ma mai più di sei-sette persone…

E quindi, ho concluso che non cambierò abitudini d’acquisto; però ho notato come anche un ipermercato come quello sia costretto dall’impoverimento generale a fare concorrenza al ribasso per inseguire i discount, senza peraltro riuscirci. Certo non è un discount e ha l’assortimento e i prodotti di marca, così come ha le tessere fedeltà e i premi, che i discount non hanno. Ma ho avuto l’impressione che questa formula non abbia più il successo che aveva anche solo cinque anni fa.

divider

7 commenti a “Ancora sui supermercati”

  1. BlindWolf:

    Quel supermercato ha SEMPRE una coda allucinante :-P
    A volte, appene uscito dal lavoro, ci passo per comodità ma le code sono bibliche.

  2. Thomas Jefferson:

    A che ora chiude normalmente?

  3. .mau.:

    per la precisione, il primo ipermercato nella città di Torino è stato il Mega in corso Grosseto (quasi all’angolo con via Sansovino, ma all’interno della circonvallazione).
    E ai Lidl di milano ti assicuro che la coda è di ben più che sei-sette persone :-)

  4. Andrew:

    I supermercati invecchiano presto. Non possono essere rinnovati, perché significa chiudere, cioè perdere clientela.
    Spesso poi non conviene neanche rinnovare, lucidare, pulire, mettere in ordine: la clientela abituale non se ne accorge se le cose cadono a pezzi. Nel supermercato sotto casa mia i frigoriferi allagano il pavimento da anni, ma nessuno ci fa più caso. Ogni tanto arriva un operatore con degli stracci ed un secchio, tampona e se ne va.
    Se poi i prezzi sono alti, significa:
    – molti clienti abituali (cassa veloce), che acquistano poche cose indispensabili (es. pane, latte) e per le altre cose al sabato “migrano” in punti più economici in periferia.
    – pochi clienti occasionali, che devono acquistare qualcosa per necessità, poi visti i prezzi se la danno a gambe levate.
    Come in una reazione chimica, per mantenere un fatturato costante, hanno raggiunto l’equilibrio, e non possono alterare la “reazione” se non chiudendo bottega e riaprendo con un altro nome.

  5. vb:

    Di norma chiude alle 21:30.

  6. Bruno:

    A Torino c’è Porta Palazzo. Perché andare in un ipermercato? Quest’estate, in vacanza, ho conosciuto una coppia di Roma: non erano mai saliti sulla Mole, ma si ricordavano, eccome, di Porta Pila.

  7. vb:

    A Porta Pila alle 21:30 ci sono solo rifiuti e africani ubriachi…

 
Creative Commons License
Questo sito è (C) 1995-2024 di Vittorio Bertola - Informativa privacy e cookie
Alcuni diritti riservati secondo la licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo
Attribution Noncommercial Sharealike