Il teatro degli orrori
La seconda notizia di oggi è direttamente consequenziale alla prima ed è che stasera a Hiroshima Mon Amour suona Il teatro degli orrori, la versione veneta dei Rage Against The Machine. Il singolo del nuovo disco, A sangue freddo, è dedicato all’Africa e a Ken Saro-Wiwa, poeta e attivista nigeriano impiccato dalla “giustizia” del governo del suo paese, si dice per conto della Shell e dei suoi interessi petroliferi nell’area.
Musica violenta? Beh, un altro dei pezzi forti del nuovo disco si intitola Il terzo mondo, ovviamente parla dell’Italia e si conclude con questo avviso: “Via di corsa! che il ghetto fa paura / e non ti biasimo / avrei paura anch’io al posto tuo / prima o poi ci incontreremo / dovrai starmi distante almeno qualche metro / ne ho abbastanza dei cretini che camminano / senza i soliti guardiaspalle / io ti faccio una faccia così / e ti mando a calci nel sedere / dritto in ospedale / non al pronto soccorso, in rianimazione! / E che sia chiaro / che te lo meriti!”.
Dev’essere che noi non ci siamo ancora abituati al ritorno imminente del conflitto sociale, ma in un’epoca di Laure Pausini e Tiziani Ferro queste parole in musica – “pagherete tutto e pagherete caro” – fanno ancora impressione.
[tags]musica, il teatro degli orrori, hiroshima mon amour, africa, violenza, conflitto[/tags]