No Berlusconi, no cellulari, no Torino
Questa mattina sto bestemmiando: infatti due giorni fa è morto il mio cellulare, un HTC P3600 non scelto da me ma dalla mia ex azienda, la quale oggettivamente mi voleva tantissimo male tanto che mi ha messo in mano una roba del genere. Con i bachi e gli errori di progetto di quell’oggetto potrei riempire un libro e prima o poi forse lo farò, ma nel frattempo sto passando la mattinata a migrare su un vecchio cellulare di emergenza, anche se l’unico backup della mia rubrica, sito sulla carta di memoria dell’HTC, può essere letto solo con un vecchio lettorino USB cinese che il Macbook non vede. Ciò mi ha spinto a riaccendere il vecchio Windows XP, constatando ancora una volta quanto sia terribile usare Windows: anche non avendo virus e simili, all’avvio si aprono almeno cinque o sei finestre di programmi che cercano di venderti qualcosa o di attirare la tua attenzione per farsi aggiornare o utilizzare. Tra aggiornamenti Flash, aggiornamenti antivirus, aggiornamenti Windows, televisioni digitali e simili, sembra più una televendita che un computer.
Io ho bisogno della rubrica perché tra poco si esce e si va a organizzare il No Berlusconi Day Torino, che poi consisterà in un paio di gazebo in piazza Castello nei quali dalle 14 si esibiranno artisti e saranno mostrati i video di Tony Troja, su un maxischermo costituito dal televisore di casa dell’organizer di Qui Torino Libera; poi dalle 17 sarà proiettata su un telo la diretta della manifestazione romana. Nel frattempo, alle 16:20 dovrebbe partire da Porta Nuova il treno con Berlusconi sopra, per inaugurare la linea alta velocità , per cui sin dall’ora di pranzo la stazione sarà presidiata da No Tav e pendolari – anche se all’interno dei pendolari c’è già stata una spaccatura con quelli che si sono subito arresi in cambio di quindici minuti di celebrità e un incontro-contentino con Moretti.
Venire in piazza oggi è una testimonianza, non aspettatevi altro che molta gente che passa e solidarizza. Comunque, pensate che se non venite potreste darla vinta all’altra Italia: quella che magari non vota nemmeno Berlusconi ma sguazza nel berlusconismo con piacere. Come ad esempio questi quattro ragazzi chiamati Mon-key’s (ma chiamatevi Pippo, dai) che il TGR presenta al mondo dicendo che “il loro video spopola su Youtube” (a oggi ha circa ventimila visualizzazioni; uno dei miei video di Livorno-Toro ne ha oltre quarantamila…). Il loro video è… è… tamarro, ecco. Ma tamarro parecchio; anche se il genere musicale è diverso, il video è concettualmente una versione sfigata dei Club Dogo senza la grafica elaborata, con vestiti firmati un po’ meno firmati e con fighe un po’ meno fighe, ma con più zoom sul culo. E solo un trust di cervelli poteva partorire lo slogan “a Torino si salta sulla Mole”, se non altro perché la Mole è molto appuntita e la cosa potrebbe finire davvero male.
Non vorrei essere troppo severo parlando di persone che non conosco, ma ecco, a me questo video ha dato molto fastidio: io sono ancora abituato all’idea romantica di una città austera e intellettuale, e probabilmente questo prova che essa non esiste più.
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5 Dicembre 2009, 15:24
..ma sei proprio triste.
appunto la democrazia tanto decantata da piazze e demagogia ha permesso il successo di b.
il video che decanta il calcio è pasolinianamente consumistico .
ma va be’
su you tube “emiliotegola”
tolleranza e si vince la paranoia, parola di trinonno.
saluti