Nove voci per la Costituzione
La manifestazione di ieri in piazza Castello è stata molto bella: centinaia di persone (tra andate e venute secondo me più di un migliaio) si sono messe in cerchio attorno a una piccola pedana ad ascoltare persone di ogni genere che hanno parlato della Costituzione. Magistrati e operai, professori e attivisti hanno dimostrato concretamente che le basi della convivenza civile appartengono a tutti… a tutti quelli che condividono i valori fondamentali dello Stato di diritto e dell’illuminismo – libertà , uguaglianza, fraternità – sempre più sotto attacco.
Ho preparato un piccolo video con alcuni estratti degli interventi, scusandomi perché non ho potuto riprendere tutto e perché ci sarebbe molto, molto di più da mostrare (sul gruppo Facebook del popolo viola piemontese comunque trovate gli interventi integrali). Credo che possa darvi un’idea della giornata e del tipo di cose che si sono dette. Tutti gli interventi sono interessanti, ma quello che più mi è rimasto nel cuore è stato l’ultimo.
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31 Gennaio 2010, 22:12
Ora che mi sono quasi ripreso gli do’ una mano su FacciLibro (c’ho i nick potenti di D# e mi sono gia’ iscritto a tutti i partiti romani; e’ l’ultimo giochino che devo provare). Che quelli li’ mi sembrano moscetti… e io non ho piu’ quella sola cosa che non potevo mollare in 16 secondi; quindi se pure i miei colleghi informatici old-school mi danno fuoco… chissenefrega. Tanto a 31 o a 33… stai a vede’ il pelo bianco…
Tu pero’ vedi di non fare il competitivo con quella lista a 5 stelle; hanno ragione loro… occorre essere 1 attimo, un solo attimo, tutti uniti… per il tempo strettamente necessario e sufficiente a chiarire il significato della parola “idealmente” (cfr. http://www.meganetwork.org/index2.html ).
Perche’ qualcuno ancora si ostina ad assimilarla all’utopia o cose simili. E invece sta li’, al primo posto, proprio a significare che uno si sforza costantemente di trovare il modo di “tirare a campare” (Guru Nonna Anina; o anche Woody Allen da Bonolis) senza pestarsi i piedi in continuazione; accetta cioe’ la condizione di limitatezza con onore e dignita’.
Io ho provato stando fermo su una sedia; mi son fumato l’IraTiTio cercando di sciogliere le sinapsi, come non facevo da 10 anni, e regredire, e indagare la storia, in lungo e in largo, cercando analogie che potessero spiegare razionalmente i fenomeni che osservavo dalla torre d’avorio. E’ una sofferenza incredibile, per me e per chi vedo soffrire. Ma si puo’ SEMPRE fare; si puo’ sempre “tendere a”, visto che “il meglio e’ infinito”. E allora starsi ad attaccare ad una percezione nazista della propria Costituzione e’ idiota; perche’ tanto poi le piccole amebine bastarde sclerano ognuna per conto suo e ci ritroviamo nel Soviet. Vediamo se mi danno retta.