Con testa Tori
Comunque la si pensi, quello di oggi è quasi certamente il punto più basso raggiunto dal Toro nella sua storia centenaria: decimo in serie B, con il presidente che presenta il sesto o settimo direttore sportivo in quattro anni e mezzo, in una conferenza stampa tenuta in un container da terremotati, che viene preso d’assalto da una cinquantina di tifosi furibondi che assediano dirigenti e giornalisti, fanno scoppiare un paio di rumorosi petardi e gridano cori minacciosi per una mezz’oretta.
Qui trovate il video visto dall’interno, mentre questo è un racconto più dettagliato fatto da una persona che c’era:
sicuramente non c’era nessuno terrorizzato come continuano a scrivere i giornalisti…
io sono entrato alle 15.
alcuni dei tifosi presenti si sono radunati vicino al container e hanno cominciato a urlare cori contro cairo e sul fatto che bisogna vincere per andare in a.
sono stati lanciati 2 petardi e 1 fumogeno…
e i petardi sono stati fatti scoppiare in modo che non facessero male a nessuno OVVIAMENTE ma solo per fare un po’ di casotto…
l’unico presente fuori era ienca che e’ stato per 10 minuti di fronte agli ultras a prendersi insulti e inviti ad andarsene…ienca e’ rimasto impassibile…
poi verso le 15,45 sono usciti i giornalisti e i cori si sono infittiti…
dopo qualche secondo sono usciti cairo e foschi..(petrachi era gia’ uscito ma non l’ha cagato nessuno)..
cairo e foschi si sono avvicinati e fermati per qualche istante di fronte ai contestatori…qualcuno ha insultato cairo…qualcuno ha intonato cori contro di lui…cairo dopo qualche secondo si e’ girato e si e’ allontanato con foschi negli spogliatoi.
i tifosi hanno continuato a urlare e hanno intonato “tutti a destra, tutti a sinistra ecc ” muovendosi tutti insieme…qualcuno ha urtato ienca..che ha accennato a reagire ma e’ stato fermato..qualcuno si e’ un po’ attaccato con ienca facendosi segno di volersi beccare dopo uno contro uno…ma e’ finito tutto li
a quel punto i tifosi sono tornati in gradinata dove c’erano il resto dei tantissimi tifosi presenti(tra cui io)..
poi quando ci si e’ accorti che la squadra cambiava campo di allenamento e si allenava sul campo secondario i contestatori si sono spostati vicino all’entrata del campo intonando i soliti cori.
poi dopo qualche minuto i contestatori si sono avvicinati ai cancelli di uscita e hanno cominciato ad aspettare…
sicuramente le uova le lanceranno ma l’atmosfera non era cosi’ drammatica come i giornalisti vogliono far credere…
io sono d’accordo con quello che hanno fatto…
discutiamo al massimo sul perche’ questa contestazione e’ stata fatta solo ora…
io l’avrei fatta gia’ qualche mese fa.
Solo chi non segue da vicino il Toro può pensare che questa contestazione non fosse dovuta e necessaria; Cairo è un venditore di fumo di prima categoria che per troppo tempo ha marciato sull’entusiasmo da lui stesso pompato, ma il cui bluff – pochi investimenti, zero competenza, tagli su qualsiasi spesa strategica (tra cui squadre giovanili e impiantistica), incapacità di delegare a uno staff stabile e credibile – è ormai stato svelato.
E’ evidente che la squadra di quest’anno ha un potenziale molto superiore a quello espresso, e che è proprio la situazione ambientale a creare problemi; ma determinante è l’ambiente in società e nello spogliatoio, molto prima che quello sulle tribune, che alla fin fine è poco rilevante. Alla favoletta del calciatore che, poverino, sbaglia la pallonata perché non si sente amato dalla curva non crede più nessuno; se mai, bisogna parlare di ragazzotti miliardari di provincia lasciati allo sbando sul proprio posto di lavoro fino a maturare la linea del “ma chi se ne frega, lo stipendio me lo pagano lo stesso, l’importante è andare in discoteca a trombare”; un classico caso di cattiva gestione del personale.
Questo è dunque il momento di usare la testa. Da Cairo non si pretendono miracoli, ma serietà ; che la smetta di millantare progetti e investimenti che non ci sono, di ingigantire ogni stupidaggine fatta per il Toro, di minimizzare le difficoltà e le critiche. Che si dedichi invece a ricostruire lo spirito del Toro, che faccia saltar fuori quei soldi per rifare il Filadelfia e con esso l’anima della società (son poi lo stipendio annuo di quattro o cinque giocatori) e che davvero dimostri di capire e di amare ciò che il Toro dovrebbe essere. Nemmeno la serie C sarebbe un’onta, ma lo è vedere il Toro trasformato in una brutta corporation di terza categoria, di quelle che ti vendono un servizio fallato e poi, quando presenti un reclamo, ti lasciano per ore al telefono in attesa di un call center che ti fornirà ogni volta una spiegazione diversa e sempre meno credibile, senza mai nemmeno provare a risolvere il problema.
Questa è la vera colpa di Cairo: usi la testa e lo capisca, e i tifosi useranno la testa per lasciarsi alle spalle questo brutto momento.
[tags]toro, calcio, serie b, contestazione, cairo, ultras[/tags]
29 Dicembre 2009, 01:36
Beh, forse eravamo messi ancora peggio qualche anno fa quando eravamo addirittura in zona retrocessione con-vista-C1 (e con una squadra che dopo il cambio di allenatore – W Camolese – ha vinto la B facendo il record di punti di categoria partendo con un simile handicap!) e con Cimminelli/Romero ai vertici societari…
(Il dirigente è QUEL Petrachi? Quello di cui avevamo preso la comproprietà in cambio della cessione di Vieri?)
29 Dicembre 2009, 10:03
D#: Ovvio che sì… Come ben sai, al Toro i segni del destino si sprecano :-D
29 Dicembre 2009, 10:41
Se ti dai una martellata sul prepuzio non è un segno del destino… è masochismo o idiozia :-D
(e quello sulle 50 lire a quale delle due categorie corrispondeva? mah… http://www.marotochi.it/immagini/comico/50%20lire.jpg )